La maggioranza si impegna a eliminare i voli notturni, ma per la minoranza «ci vuole ben di più»
Questa è solo una, forse la più nuova, delle proposte presentate a Odg dalla consigliera Ruzzini. Astenuti Tentorio e Bianchi

Programmare lo scalo di Orio «affinché siano minimizzati e se possibile eliminati voli e movimento aeroportuale nelle ore notturne sulla città». Questa è la richiesta portata all'ordine del giorno nel consiglio comunale di ieri sera, lunedì 4 marzo, a PalaFrizzoni. A mettere sul tavolo la questione è la lista di maggioranza Ambiente Partecipazione Futuro (Apf).
La consigliera di Apf Oriana Ruzzini, appoggiata dalla capogruppo Monica Corbani, ha letto il documento, collegato alla zonizzazione acustica aeroportuale. «Tenuto conto degli sforzi di Sacbo, abbiamo comunque il dovere di raccogliere le istanze della cittadinanza - ha esordito Ruzzini -. Il problema principale rimane l'impatto acustico. A dicembre 2023, lo dicono i dati, abbiamo superato ancora i 60 decibel».
Le richieste
«Per questo si chiede al comune di monitorare i dati, perché vengano rispettati i limiti; compiere segnalazioni ogni qualvolta questi non vengano rispettati; promuovere la partecipazione della cittadinanza sul modello di quanto realizzato in altri aeroporti d'Italia, come a Ciampino; monitorare i dati delle centraline per accertare il rispetto dei limiti e compiere segnalazioni in sede di Commissione aeroportuale; farsi parte attiva in Regione per introdurre la tassa regionale sulle emissioni sonore, già in atto in altre regioni». Un riferimento anche all'indagine epidemiologica in corso».
«Ci vuole ben di più»
Tanti punti quindi, oltre a quello relativo ai voli notturni che sono particolarmente problematici per i cittadini. Eppure, come ha fatto notare nel suo intervento il consigliere del Pd Massimiliano Serra, l'aula era in quel omento semi deserte: «Alla minoranza sembra che l'argomento non interessi e non interessi restare qui». E l'opposizione si è mostrata piuttosto contrariata dalla presentazione di un Od che, secondo Ida Tentorio, risulta insufficiente, perché «Ci vuole ben di più». Sulla stessa scia Filippo Bianchi: «Come mai non è stato proposto prima? Inoltre, non sono forse meglio misure più incisive?». E infine Alberto Ribolla, in risposta all'accusa di Serra della poca partecipazione della minoranza a quel momento della seduta: «Con la consigliera Pecce abbiamo portato più volte questo tema a Odg». La minoranza è sembrata quindi convinta che la presentazione di un simile punto sia una mossa propagandistica della maggioranza.
La conclusione di Gori
A chiudere la discussione sull'argomento è stato l'intervento di Giorgio Gori, che ha innanzitutto chiarito la sua posizione: «Io sono favorevole - e rivolgendosi alle minoranze -. Voglio tuttavia ricordare come il comune abbia fatto moltissimo in questi anni sia in commissione aeroportuale sia nel dialogo con Sacbo. Il piano di zonizzazione acustica prevede limiti inferiori a quelli dell'amministrazione Tentorio. In dieci anni l'aeroporto è cresciuto, ma abbiamo ridotto il rumore». E come passi colti a migliorare la situazione il primo cittadino ha citato la rinuncia della Dhl da parte di Sacbo e il rinnovo della flotta da parte di Ryanair in un'ottica «non di soffocamento dello scalo, che ha un valore fondamentale per l'economia del territorio, ma di costante inimizzazione del suo impatto per la popolazione».
Il punto ha ottenuto, oltre a quello di Gori, il favore di tutta la maggioranza (17 voti in totale). Astenuti Filippo Bianchi e Ida Tentorio di FdI, mentre Alberto Ribolla, unico leghista in aula, non ha votato in quanto presidente del consiglio sindacale dell'aeroporto.