Villaggio di Comunità in via Ghirardelli a Bergamo, via libera: ecco cosa prevede il progetto
Concluso l’accordo tra Redo, Comune e Asst Papa Giovanni per l'acquisto dell'area e del parco e l'avvio dei lavori all'Istituto Sacro Cuore
Prende il via oggi (5 marzo), ufficialmente, il Villaggio di Comunità di Bergamo nello storico complesso delle Figlie del Sacro Cuore. Il luogo, che fino a qualche anno fa dedicato all’educazione dei giovani, grazie alla sinergia tra Comune di Bergamo e Regione Lombardia trova ora una nuova destinazione.
Cosa prevede il progetto
Il progetto, promosso dal fondo City Regeneration Fund (Re-City) gestito da RedoSgr (prima società italiana di gestione di fondi immobiliari), intende riqualificare il complesso immobiliare risalente agli anni ’60 e trasformarlo appunto in un Villaggio di Comunità attraverso l’insediamento di nuovi servizi, di funzioni a elevato impatto sociale e il rafforzamento degli enti del terzo settore bergamasco.
Nella giornata di oggi, la Giunta ha deliberato l’acquisto dell’immobile e del parco; domani (6 marzo) la delibera passerà al vaglio della Commissione consiliare e lunedì 11 marzo a quello del Consiglio comunale. Entro la fine del mese è previsto l’inizio dei lavori della Casa di Comunità, la posa della prima pietra di un’opera decisiva per i quartieri settentrionali della città. A tal riguardo, il Villaggio di Comunità ospiterà una struttura sociosanitaria di prossimità che sperimenta nuove forme di welfare di comunità adeguate ai nuovi bisogni di salute e benessere. Rappresenta un esempio di sviluppo urbano sostenibile e inclusivo.
Oltre al mantenimento della chiesa e di un alloggio per le suore, il Villaggio di Comunità ospiterà anche un nuovo polo dell’infanzia per i bambini di età compresa tra 0 e 6 anni, servizi di housing sociale rivolti ad anziani e a soggetti fragili, servizi per la comunità, servizi di carattere sociosanitario e socioassistenziale e una residenza sociale per disabili. Il Comune gestirà l’asilo nido e la Scuola dell’Infanzia, uno spazio polivalente aperto al pubblico per attività di orientamento, tirocinio e inserimento al lavoro, nonché per attività sociali e del tempo libero, mentre la Casa di Comunità Sacro Cuore, costituita da un poliambulatorio e da un centro per le prestazioni sociosanitarie, sarà gestita dall’Asst Papa Giovanni XXIII. Il tutto immerso in un parco secolare pubblico.
La partecipazione del Terzo Settore
Un ruolo importante lo avrà il Terzo Settore cittadino: le cooperative sociali Lavorare Insieme e La Bonne Semence gestiranno, rispettivamente, una residenza per persone con gravi disabilità e gli alloggi protetti per anziani fragili e per persone in disagio psichico.
Il progetto prevede anche la realizzazione di appartamenti di housing sociale che saranno venduti in regime convenzionato con il Comune di Bergamo a famiglie della comunità bergamasca. Non mancheranno spazi aperti al pubblico, quali un bar caffetteria.
Le dichiarazioni
«Il progetto del Villaggio di Comunità Sacro Cuore - spiega il sindaco Giorgio Gori - prende forma grazie alla collaborazione tra soggetti pubblici e alcune tra le realtà più dinamiche del privato sociale del nostro territorio, con decisivo ruolo dell’Sgr Redo. Il risultato è un aggregato di funzioni sociali, sanitarie, sociosanitarie ed educative che concretizza i più innovativi indirizzi del welfare comunitario, e che per questo motivo Regione ha scelto di sostenere. Nel cuore della città, in uno dei quadranti più popolosi - interessato da una molteplicità di interventi di rigenerazione urbana - il progetto rinnova la funzione comunitaria del complesso del Sacro Cuore, rispettandone l’impianto immobiliare ma proiettandolo in una dimensione di servizi fortemente innovativi».
«Il Villaggio di Comunità Sacro Cuore - commenta invece l’assessora alle Politiche sociali, Marcella Messina - prende sempre più forma e concretezza. Il lavoro complesso e sinergico tra pubblica amministrazione, Redo, l’Asst Papa Giovanni e le cooperative sociali rappresenta un’innovazione sociale di metodo e di processo davvero significativa. Di processo perché raggiunge l’obiettivo della riqualificazione e dell’ampliamento dei servizi attraverso la connessione di diversi contributi economici e collaborazioni pubbliche e private; di metodo perché costituisce un’innovazione nel rispondere alle fragilità all’interno di un contesto che prevede la condivisione di spazi di cura, inseriti in un quartiere a forte vocazione comunitaria».
Dichiara infine il direttore generale dell’Asst, Francesco Locati: «Siamo molto soddisfatti di quest’accordo, che consentirà la realizzazione della futura Casa di Comunità in via Ghirardelli, in aggiunta a quella già operativa in Borgo Palazzo e a quella, il cui inizio lavori è previsto a inizio aprile, all’ex Matteo Rota, portando a tre le strutture gestite dall’Asst Papa Giovanni nella città di Bergamo. In via Ghirardelli daremo vita a un piano fortemente integrato e multiservizi anche attraverso ambulatori multispecialistici e lo sviluppo della telemedicina. Questo prevede una stretta collaborazione con i medici di famiglia e pediatri di libera scelta. Sarà riconfermata la centralità degli infermieri di famiglia e di comunità, che lavoreranno in stretta collaborazione con gli assistenti sociali di Asst e del Comune. La sinergia tra servizi sanitari, socio-sanitari e sociali sarà potenziata e, grazie anche all’importante contributo economico di Regione, l’obiettivo è di offrire un servizio completo e coordinato alla comunità».