Ci siamo, è il giorno di Sporting Lisbona-Atalanta: gara tosta, serve una grande Dea

di Fabio Gennari

Due squadre diverse rispetto alle sfide giocate all'Alvalade il 5 ottobre e al Gewiss Stadium il 30 novembre, una partita che nessuno dei due allenatori ha potuto preparare con largo anticipo (entrambe arrivano da impegni ravvicinati, anche molto importanti) e primo round di un ottavo di finale di Europa League che è ancora lontano dal sogno finale chiamato Dublino, ma che rappresenta il primo appuntamento europeo da dentro o fuori che le squadre affrontano in stagione.

L'Atalanta torna in campo questa sera a Lisbona contro lo Sporting (6 marzo, fischio d'inizio ore 17.45 portoghesi, 18.45 in Italia) e cerca un risultato positivo per ripartire alla grande.

I nerazzurri sono reduci da una settimana complessa sul piano dei risultati, due sconfitte con Inter e Bologna precedute dal pari in casa del Milan non rappresentano certo un viatico entusiasmante per la ripresa del cammino in Europa League, ma si tratta comunque di momenti che nel calcio capitano e che bisogna saper affrontare senza timore e mettendo in campo le migliori qualità a disposizione. Amorim, tecnico dello Sporting, e Gasperini sanno bene di avere rose di livello e cercheranno di andare avanti nella competizione pure avendo prospettive diverse in campionato.

Lo Sporting è in testa alla lega, con 59 punti contro i 58 del Benfica e una gara in meno. I biancoverdi si stanno giocando il titolo e in conferenza stampa il mister dei lusitani ha fatto capire che ci tiene all'Europa League, ma che prima di tutto viene il campionato. Gasperini, dal canto suo, ha candidamente ammesso che per l'Atalanta è prioritario vincere la Coppa Italia e andare in Europa. Allo stesso tempo, si vuole andare avanti in Europa League e piazzarsi bene in campionato. La sfida di Lisbona, nonostante il recupero con l'Inter abbia ingolfato il calendario, regala una bella occasione per ritrovare la vera Dea.