Pronto intervento

Carvico, 14enne salva il nonno colpito da malore seguendo le istruzioni del campo scuola degli Alpini

Il giovane Matteo Reale ha chiamato il 112 ed eseguito le manovre corrette, seguendo le istruzioni dell'operatore. L'anziano fuori pericolo

Carvico, 14enne salva il nonno colpito da malore seguendo le istruzioni del campo scuola degli Alpini
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Fa solo le scuole medie, eppure Matteo Reale, 14 anni appena compiuti, ha dimostrato grande lucidità e prontezza di spirito. È infatti grazie a lui che il nonno Pierluigi Carissimi è riuscito a scampare al peggio, dopo un malore accusato nella sua casa di Carvico, come raccontato dai colleghi di PrimaMerate.

Salva il nonno colpito da malore

L’incredibile vicenda ha avuto luogo lo scorso 17 febbraio, durante quella che sembrava essere una mattinata come tante altre. «Era sabato mattina, e io, come al solito, stavo facendo colazione tranquillamente – racconta Matteo – Ad un certo punto, mia nonna è piombata in casa nostra per dire a mia madre che il nonno non si era sentito bene. Diceva che era fuori casa e non riusciva a rialzarsi, era svenuto».

Attimi di panico, che hanno pietrificato tutti i presenti, ma non Matteo.  «Non ci ho pensato un secondo e ho subito afferrato il telefono – prosegue il neo 14enne – Ho chiamato i soccorsi, mettendomi in contatto con il 112: mi sono ricordato quanto mi avevano insegnato al Campo scuola Giovani Alpini».

Se, in situazioni del genere, non è facile mantenere la calma e la lucidità per un adulto, figuriamoci per un ragazzino di terza media. Eppure, Matteo è riuscito a rimanere calmo e a gestire la chiamata con i soccorsi, forte degli insegnamenti appresi durante i Campo scuola organizzati dal gruppo Alpini del paese, ai quali ha sempre partecipato con grande piacere.

«Sono 4 anni, ormai, che prendo parte a questa iniziativa – ha spiegato Matteo – Agli inizi avevo un po’ paura, temevo si trattasse di qualcosa di troppo impegnativo, ma poi mi sono ambientato e ne ho capito la grande importanza. Ora, addirittura, sono uno dei capo squadra».

Disciplina, lavoro di squadra, ma anche nozioni salvavita: sono queste le parole chiave che contraddistinguono i Campo scuola delle Penne nere.  «Il messaggio importante è che Matteo, così come tanti altri ragazzi imparano al Campo scuola, ha messo in pratica quello che gli è stato insegnato durante l’iniziativa, nella maniera più efficace e nel rispetto delle regole che la situazione richiede – ha detto, fiero, il padre del ragazzo, Gaetano - E’ importante ricordare, infatti, che in caso di situazioni di pericolo bisogna chiamare il numero unico 112. Quello che ha fatto Matteo è stato proprio questo».

L’orgoglio nella voce di Gaetano è palpabile, così come la soddisfazione in quella di Matteo quando, con grande coinvolgimento, racconta le sue avventure al Campo scuola.  «Devo dire che l’esperienza del Campo scuola è sia bella che impegnativa – ha, infatti, raccontato l’aspirante Penna nera – Ci insegna a prepararci a diventare degli Alpini, dei cittadini e a diventare anche delle persone che possono fare qualcosa come militari nella vita. Per esempio, noi abbiamo fatto diversi corsi con i Carabinieri e con i Poliziotti».

Ma non solo: come raccontato dal giovane carvichese, al Campo scuola le Penne nere insegnano ai giovani anche ad allestire un campo in caso di terremoto, avvicinandosi a quella che è l’attività della Protezione civile, e poi, immancabile, il corso di primo soccorso, per imparare nozioni salvavita come quella che ha permesso a Matteo di chiamare i soccorsi e salvare, così, il nonno. Tutte le iniziative sono messe a punto con grande premura e attenzione dal gruppo Alpini del paese, guidato dal capogruppo Gianmario Brembilla, che ha sempre sottolineato quanto uno degli obiettivi del gruppo sia proprio quello di coinvolgere le nuove leve.

Per questo, quello di Carvico è un Campo scuola che dura tutto l’anno, con attività mirate organizzate mensilmente per i ragazzi. Il prossimo appuntamento in programma sarà domenica 17 marzo, con uno scenario di Protezione civile in cui i giovani dovranno gestire un’ipotetica emergenza sulla base delle nozioni finora imparate.

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