Ricette false per ottenere farmaci "stupefacenti" in farmacia: perquisizioni anche a Bergamo
La Procura di Bergamo aveva avviato un'inchiesta a inizio 2023: coinvolti nove giovani sui vent'anni, sospettati di spaccio di sostanze oppiacee e benzodiazepine. Trovato anche hashish
Perquisizioni a Bergamo, oltre che a Brescia, Varese, Milano e Sassari nei confronti di nove persone, sospettate di spaccio di sostanze oppiacee e benzodiazepine ottenute con ricette mediche false. In corso anche verifiche sui loro cellulari, che sono stati sequestrati, per capire se abbiano usato app di messaggistica istantanea, come Whatsapp, per concordarsi con i clienti.
Sequestrate centinaia di pastiglie e farmaci
I controlli sono ad opera dei Nas di Brescia, che stanno indagando su un sistema con cui, attraverso appunto ricette false, i soggetti ottenevano in alcune farmacie dei medicinali contenenti le sostanze che, oltre a scopo terapeutico, possono anche avere un utilizzo ricreativo. Si sono così scoperti diversi elementi a supporto dell'inchiesta, con il conseguente sequestro di duecento pastiglie, in particolare di ossicodone e benzodiazepine, oltre che ansiolitici e sciroppi alla codeina.
Il metodo delle ricette false
A coordinare le attività d'indagine la Procura di Bergamo, dopo che a inizio 2023 un controllo dei carabinieri, fatto in una farmacia della Bergamasca, aveva scoperchiato un presunto sistema di cui farebbero parte ragazzi poco più che ventenni.
I giovani, secondo quanto ricostruito, avrebbero rubato delle ricette mediche in bianco (i militari ne hanno sequestrate centinaia), compilate poi con un programma ad hoc e del tutto simili a quelle originali (quelle già pronte trovate sono una cinquantina), ma con indicati medici e pazienti inesistenti. Scoperti anche numerosi blister di farmaci, alcuni dei quali ritagliati come per ottenerne piccole dosi, bilancini di precisione e hashish.