Il caso

L'ipotesi del nuovo inceneritore a Montello non piace neppure ai Cerea e alla contessa di Costa di Mezzate

Per la Valutazione di impatto ambientale sono stati presentati documenti da cittadini ed enti locali. Ci sono anche i titolari del tristellato ristorante Da Vittorio e Maria Edvige Camozzi de Gherardi Vertova

L'ipotesi del nuovo inceneritore a Montello non piace neppure ai Cerea e alla contessa di Costa di Mezzate
Pubblicato:
Aggiornato:

Oltre 140 osservazioni sono state depositate da cittadini, imprese, associazioni ed enti locali alla Provincia contro l'ipotesi inceneritore a Montello.

Tante proteste contro il progetto

Sul portale del Sistema informativo lombardo per la Valutazione di impatto ambientale, come riportato oggi (giovedì 7 marzo) dal Corriere Bergamo, sono stati infatti depositati 142 file. Tra gli autori ci sono Legambiente, l'Oasi Wwf Valpredina e Misma, Italia Nostra. Ma anche il Consorzio tutela Valcalepio e il Distretto del cibo di Bergamo, valli e laghi. Tra i principali timori di chi protesta contro la possibile realizzazione del nuovo impianto, quello dell'impatto a livello sanitario e ambientale, oltre che il deprezzamento dei territori e dei prodotti.

Per i critici, ci potrebbero essere conseguenze sui settori agroalimentare, enogastronomico e turistico, senza contare che l'area è attraversata anche da Via delle Sorelle e Ciclovia della Cultura, come sottolineato dal Comitato turistico Terre del Vescovado. A unirsi all'opposizione al progetto, anche 41 sindaci in un'unica osservazione firmata da tutti e presentata dal comune di Cenate Sopra. Anche Coldiretti è preoccupata di un possibile danno sanitario, ambientale ed economico, chiedendo di considerare l'impatto su agricoltura ed attività collegate.

Critiche anche da Vittorio e contessa

A protestare anche la famiglia Cerea del noto ristorante tristellato Da Vittorio, a Brusaporto, proprietaria anche di un'impresa agricola e di un laboratorio di pasticceria ad Albano Sant'Alessandro. Tutte realtà a meno di 1.500 metri dallo stabilimento dove la Montello Spa intende realizzare il progetto.

Al gruppo poco entusiasta per l'idea si è unita anche la contessa Maria Edvige Camozzi de Gherardi Vertova, proprietaria del castello Camozzi Vertova e della torre medievale sulla collina di San Geminiano, a Costa di Mezzate, soggetti a vincolo monumentale del Ministero dei beni culturali. In particolare, ha espresso preoccupazione per i potenziali effetti sul patrimonio storico ed artistico del territorio.

Commenti
Paolo

Rispondo alla tesi del Sig. Franco che probabilmente è a libro paga della Montello spa .Le sue critiche irrisorie nascono dal fatto che lei non sa che gli Inceneritori di ultima generazione "INQUINANO CO2,metalli Pesanti, Diossina e molti altri inquinanti. Detto ciò pure la Comunità Europea è contraria a tale soluzione,in Lombardia ne sono presenti già 13 che stanno funzionando non a pieno regime anzi hanno difficoltà nella gestione x mancanza di rifiuti che provengono da altre Regioni e nazionalità.

Bat

Per tutti i bambini dell'asilo che anche qui scrivono e non capiscono la realtà del territorio, non è questione di vicino a casa mia, sarebbe forse abbastanza alzarsi dal divano e vedere il dove, ma forse è troppo difficile, buttiamolo sul lato matematico, Lombardia non ha bisogno x i propri rifiuti di nuovi inceneritori, è autosufficiente (tanto che x il funzionamento di questo verrebbero anche importati rifiuti dall'estero) però è già uno dei luoghi più inquinati d'Europa, quindi è difficile anche capire i continui ampliamenti dell'aeroporto tanto per completare la situazione, quindi visto che non siamo venuti qui ad abitare per poi lamentarci ma già eravamo qui e le rogne sono arrivate poi e solo per motivi di mero lucro, non continuate a sparar c.....e , venite qui a respirare i miasmi provenienti dall'impianto attuale, e se poi ancora non capite venite quando sarà costruito l'inceneritore e potrete anche voi respirare aria pura e senza pericoli, mi raccomando portate tutta la famiglia

Franco

È sempre la solita litania...dappertutto ma NON sotto casa mia. Per questi retrogadi molto meglio una DISCARICA a cielo aperto come a Roma o a Napoli con i relativi ROGHI. Impariamo dai paesi SCANDINAVI che sono di certo molto più avanzati di noi con TERMOVALORIZZATORI DI ULTIMA GENERAZIONE. I

Demetrio

Con tutto lo spazio desolato della bassa, dove non disturberebbe nessuno... Fare un inceneritore per quanto moderno e di basso impatto ma non certo visivo, proprio attaccato ad una collina così bella mi sembra un'assurdità. Sicuramente gli interessi economici e la leggerezza nelle decisioni hanno come sempre la prevalenza.

gianluigi

Condivido appieno il commento e il pensiero della Signora Cattaneo. Come sempre, la si mette sul classismo. Un cittadino, fa una rimostranza, non viene considerato. Si mette in campo, un " altolocato " apriti cielo. Si muove anche il Padre Eterno. Ma conta così poco il popolo???? Ricordo, che certe realtà, esistono in funzione del popolo. Noi siamo solo carne da macello, buoni solo nel momento del voto.

Seguici sui nostri canali