Schiaffo col cellulare in mano, occhio nero alla moglie: condannato a 10 mesi per lesioni
Un 35enne, dopo una precedente condanna a 4 anni e 8 mesi, era ritornato con la famiglia, ma ha picchiato di nuovo la compagna
L'ha colpita al volto col cellulare in mano: uno schiaffo che, però, tenendo l'oggetto ha arrecato alla donna un occhio nero, con prognosi di sette giorni. Per questo motivo, un 35enne marocchino è stato condannato a 10 mesi e 20 giorni per lesioni nei confronti della sua ex compagna, con cui è ancora ufficialmente sposato.
Maltrattamenti alla moglie
Il quadro emerso nell'udienza, riportata oggi (sabato 9 marzo) dal Corriere Bergamo, è indubbiamente complesso: l'uomo, che ha avuto tre figli piccoli con la donna, era già stato condannato a 4 anni e 8 mesi per maltrattamenti (l'imputato ha fatto ricorso in Appello), per fatti avvenuti tra il novembre 2021 ed il maggio 2022. Con problemi di droga e soggetto ad allucinazioni, Z. C. era convinto che la compagna lo tradisse e perciò c'erano stati ripetuti episodi con minacce, calci, schiaffi e una volta aveva brandito anche un coltello.
In ogni caso, nonostante la condanna in primo grado, era stata la stessa donna a chiedere il ritorno del soggetto in famiglia (c'era un divieto di avvicinamento), perché malgrado tutto era a suo parere un bravo genitore ed aveva bisogno di lui, per accudire i bambini che sono ancora piccoli. Tuttavia, lo scorso 10 giugno 2023, dopo un litigio, lei lo avrebbe preso a male parole e lui, per tutta risposta, secondo l'Accusa l'avrebbe aggredita col cellulare in mano, colpendola e provocando la tumefazione. Per la Difesa, invece, avrebbe tentato di allontanarla ma, dato che aveva il telefono in mano, sarebbe avvenuto il guaio.
Condannato per lesioni
L'avvocato dell'uomo ha inoltre spiegato che, se avesse voluto veramente farle del male, avrebbe impiegato lo spigolo del dispositivo per colpirla, non certo la parte piatta (mostrata in Aula, per render più chiaro il concetto). La moglie ha poi deciso di ritirare la querela, come ha annunciato lei stessa durante il processo, per cui è caduta l'accusa di violenza privata. Era rimasta però quella appunto di lesioni, motivo per cui dopo aver acquisito gli elementi necessari a farsi un'idea il giudice ha emesso la condanna.
Adesso rimane il divieto di avvicinamento alla signora, inoltre la coppia ha avviato il procedimento per la separazione.