Arte

Cesare Fioretti in mostra allo Spazio Bart di Dalmine: occhi spalancati sul mondo

La mostra, che sarà inaugurata sabato 23 marzo alle ore 18, potrà essere visitata su appuntamento fino al 25 aprile

Cesare Fioretti in mostra allo Spazio Bart di Dalmine: occhi spalancati sul mondo
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Dal 25 marzo al 25 aprile 2024, con inaugurazione sabato 23 marzo alle ore 18, lo Spazio Bart presso AZChimica di via Piemonte 7/A a Dalmine, ospita la mostra Le geometrie magiche di Cesare Fioretti, visitabile su appuntamento scrivendo a info@spaziobart.it.

Cesare Fioretti, due occhi azzurri spalancati sul mondo, si è appassionato alla pittura da quando, ancora bambino, la sua casa godeva delle frequentazioni di Cesare Tallone Jr, che lavorava con suo padre nella nobile arte di costruire pianoforti, figlio del grande artista Cesare (Savona 1853-1919), allora direttore dell’Accademia Carrara di Bergamo. Amicizie, frequentazioni ed incontri lo avvicinarono alla pittura, così che, da autodidatta, iniziò a dipingere. In seguito, frequentò i corsi serali di disegno e pittura nello studio del pittore bergamasco Pietro Urbani.

Fioretti ha dedicato la propria vita alla ricerca di ciò che potesse correttamente rappresentare la sua idea della bellezza, prima attraverso gli abiti, in qualità di titolare di una sartoria, in seguito avvicinandosi, con l’amico Fiorenzo Cesati, all'antiquariato ed all'acquisto di oggetti d'arte.

Nel 1963, in un viaggio a Parigi, fu colpito dal lavoro di Malevic' e dei futuristi Italiani. Negli anni successivi, frequentò diverse importanti gallerie tra Svizzera e Francia. In seguito, venne a contatto con gli artisti geometrici della scuola di Como. Visionario e lungimirante, con la sua "Galleria dei Mille", fondata nel 1968, tentò di avvisare Bergamo, agli inizi degli anni '70, che il mondo dell'arte stava cambiando. Nacquero così la mostra personale di Lucio Fontana e molte altre con artisti affermati ed emergenti. Un incontro veramente decisivo fu quello con Nino Calos, artista di arte cinetica, messinese di nascita ma operante a Parigi. Fu proprio lui ad introdurlo nella realtà parigina dell'avanguardia, a dargli la possibilità di conoscere artisti affermati, critici e storici d'arte francesi e italiani, tra i quali Giulio Carlo Argan e il bergamasco Marco Lorandi.

Inizialmente Cesare Fioretti divideva il suo tempo tra l'impegno di gallerista e la pratica della pittura, dedicandosi al primo durante il giorno e lavorando alle sue opere soprattutto la sera e la notte, finché nel 1976 decise di lasciare la Galleria dei Mille per dedicarsi più attivamente alla pittura. Artista geometrico, ha saputo rappresentare nelle sue opere armonia, colore, equilibrio e garbata eleganza.

Allo Spazio Bart sarà esposta una selezione delle sue opere più significative.

 

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