L'allarme della Lipu

Stanno scomparendo le rondini

Stanno scomparendo le rondini
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Gli alberi, sensibilmente dimagriti dall’inverno, in questi giorni stanno iniziando a colorarsi di nuovo: si riprendono quella vita che sembrava in loro addormentata e nascosta. Le temperature si addolciscono, la meteorologia le definisce miti. A poco a poco il cielo si fa sempre più azzurro e il sole prima scalda e poi abbronza. Quanto appena descritto è solo una brevissima impressione della grande rivoluzione che la primavera porta nella scenografia della nostra vita. Una delle tante cose che manca al semplice quadretto appena descritto è un particolare tipo di uccello che fa la sua comparsa proprio in questo periodo. Che strano, è primavera e non si vede neppure una rondine. In realtà, oltre che strano, è un dato che si registra ormai da diversi anni.

Rischio estinzione. Le migrazioni di quest’uccello, che nel mese di marzo viene in Italia dalle terre calde dell’Africa e dell’Asia per ripartirsene poi a inizio autunno, sono messe seriamente in pericolo dagli improvvisi cambiamenti climatici e dall’inquinamento generato dall’azione dell’uomo. L’innalzamento delle temperature invernali e primaverili fa sì che gli uccelli arrivino nelle aree di riproduzione sempre più tardi e in un periodo non ottimale per riprodursi. Quanto appena descritto è solo uno dei tanti fattori che stanno mettendo in pericolo quest’importante famiglia di uccelli.

 

 

La Lega Italiana Protezione Uccelli, nel suo report 2014 Uccelli comuni in Italia (per scaricarlo integrale, qui), ha reso noto che la popolazione delle rondini è crollata del 40 percento negli ultimi 10 anni. Diminuzioni di questo genere non colpiscono solo questa specie, ma anche tante altre, e le cause principali di questo dimezzamento si rintracciano nell’alto tasso d’inquinamento dei nostri cieli, nel frequente uso di pesticidi nei campi e delle continue modifiche ambientali che i nostri paesaggi continuano a subire. I dati presentatati dalla Lipu preoccupano e, se nei prossimi anni dovessero continuare questo trend negativo, saremo costretti a lanciare diversi allarme estinzione.

Un’iniziativa. Proprio per far fronte a questo scempio, il Corpo forestale italiano ha lanciato qualche giorno fa l’Operazione Rondò. Si tratta di un interessante evento volto a sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema. «È sempre importante coinvolgere la gente nella conoscenza della natura - ha dichiarato Fulvio Mamone Capria, presidente della Lipu -. Perché solo sensibilizzando il maggior numero di persone possiamo provocare quel cambiamento positivo nelle politiche nazionali e regionali e, a un livello più alto, in quelle europee». L’idea del corpo forestale mira innanzitutto a coinvolgere i ragazzi delle scuole, invitandoli a partecipare attivamente al censimento di rondini, rondoni e balestrucci con l’inserimento degli avvistamenti sul sito web del Corpo forestale dello Stato. Come spiega l’Huffingtonpost, l’«evento  si ricollega anche a springalive.net, il più grande network internazionale organizzato e gestito da Birdlife International, dove vengono inserite le osservazioni di cinque specie simbolo: cicogna bianca, rondine, cuculo, rondone e gruccione».

 

 

Le rondini. La rondine, nome scientifico Hirundo rustica della famiglia Hirundinidae, è forse uno tra gli uccelli più conosciuti e amati in tutto il mondo. Non ha un habitat particolare, in quanto è un uccello estremamente adattabile e in grado di nidificare ovunque, entro i 3mila metri d’altitudine, purché ci siano nelle vicinanze degli spazi aperti nei quali trovare cibo. Le rondini sono uccelli di piccole dimensioni caratterizzati da due lunghe ali appuntite e da una coda lunga e forcuta. Il loro colore è nero azzurrognolo con riflessi metallici sul dorso, biancastro nel ventre e con una macchia color ruggine sulla fronte e nella gola. Si tratta di uccelli diurni e migratori, che si vedono spessissimo in grandi gruppi appoggiati sui fili della luce o comunque in strutture sopraelevate.

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