Da A2A un dividendo di circa due milioni di euro a favore del Comune di Bergamo

Vale circa due milioni di euro il dividendo a favore del Comune di Bergamo in quanto azionista di A2A. La società, della quale Palafrizzoni detiene ancora una quota minoritaria (poco meno dell'un per cento), ha infatti annunciato oggi (martedì 12 marzo) che il valore stabilito per ogni azione è pari a 0,0958 euro. La somma sarà destinata al bilancio e, di conseguenza, ai servizi comunali.

I prossimi passi

Il Comune di Bergamo detiene poco meno di 23milioni di azioni di A2A, in portafoglio al valore rilevato in apertura dell'odierna seduta di Borsa di 1,72 euro per azione: fanno complessivamente poco più di 39,5 milioni di euro. Il rilevante importo degli investimenti contenuti nel programma delle opere pubbliche e degli investimenti del Comune di Bergamo prevede anche la vendita di titoli azionari di A2A nel 2024. Il Consiglio Comunale ha deliberato di cedere fino a un massimo di circa 7,4 milioni di euro di azioni quest'anno, per 1,8 milioni euro nel 2025 e per 3,1 milioni di euro nel 2026.

30 milioni venduti sotto Tentorio

Ricostruendo la storia del rapporto tra il comune di Bergamo e A2A si può partire da un numero iniziale di azioni detenute dall'ente pari a 61.665.324. Nel tempo, ne sono state vendute 38,6 milioni circa di cui oltre trenta milioni dall'Amministrazione Tentorio nel quinquennio 2009-2014 (8.164.967 nel 2011; 9.600.000 nel 2012; 5.015.000 nel 2013; 7.480.000 nel 2014; 1.742.218 nel 2018. Nel primo anno del suo mandato, Gori ne ha vendute tre milioni, mentre dal 2020 in poi sono state vendute le restanti altre 3,6 milioni circa.

A cosa servono?

Dalla vendita delle azioni l'amministrazione ha storicamente ricavato una fonte di finanziamento per le opere pubbliche a favore della città. L'andamento del titolo A2A, tornato a crescere con convinzione dopo il crollo del valore nel 2020, consente al Comune di Bergamo di mantenere un pacchetto azionario del valore ormai costantemente superiore a 35milioni di euro.