L’addio

Castelli Calepio piange Matteo, morto a 42 anni: «Padre meraviglioso»

Malore sul campo di calcetto: lascia cinque figli. Sabato i funerali

Castelli Calepio piange Matteo, morto a 42 anni: «Padre meraviglioso»
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Tredici anni non ancora compiuti il più grande, poco più di un anno la più piccola. Poco più di un decennio separa i cinque figli di Matteo Ferrecchia, morto martedì 12 marzo a Rovato per un malore (emorragia cerebrale) mentre giocava a calcetto con gli amici. Non aveva mai avuto problemi seri di salute. Viveva a Castelli Calepio con la famiglia, molto unita: la moglie Carmela Luongo l’aveva conosciuta a 16 anni, in vacanza, e da allora sono sempre stati insieme.

Responsabile del magazzino della Itg srl di Palazzolo sull’Oglio, come scrive L’Eco di Bergamo, era arrivato a Castelli Calepio tanti anni fa, perché a Chiuduno il fratello di lei aveva trovato lavoro e aveva detto al cognato: «Vieni che qui si sta bene e c’è lavoro». La giovane coppia si era poi stabilita a Tagliuno, ai tempi del primo Covid, vicino alla piazza del mercato.

Per piangerlo sono giunti parenti dalla Toscana ma anche dalla Germania. Il corpo è alla casa del commiato lungo la Provinciale 91, a Castelli Calepio, da dove verrà trasportata al cimitero di Tagliuno per la cerimonia funebre officiata da un padre evangelista sabato alle 15.

«Gli volevano bene tutti – racconta la titolare della Itg di Palazzolo, Merilù Paparo –: non solo era un padre eccezionale, non solo era leale e sempre sorridente, ma era proprio uno che portava il sole sul posto di lavoro».

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