Giornate Fai di primavera, quasi diecimila presenze per i quattordici "gioielli" bergamaschi
Due giornate (23 e 24 marzo) e ben cinque Comuni coinvolti. Palazzo Moroni, a Bergamo, il quinto bene più visitato d'Italia
Sono state quasi diecimila le persone che, in occasione delle Giornate Fai di primavera, hanno approfittato delle speciali aperture di sabato 23 e domenica 24 marzo per visitare i luoghi più interessanti, preziosi e spesso inaccessibili della provincia di Bergamo.
In Bergamasca erano ben quattordici gli appuntamenti, suddivisi in cinque Comuni: Bergamo, Pradalunga, Zogno, Roncobello e Urgnano. In città, i visitatori hanno affollato Palazzo Moroni (classificato quinto bene più visitato a livello nazionale) e il Collegio Baroni, che hanno collezionato più di duemila presenze - come riporta L'Eco di Bergamo.
In Val Brembana, grande afflusso sia per Zogno (oltre 1.900 ingressi) che per Roncobello, dove - come ogni anni - ha ripreso vita per due giornate l'antico Mulino di Baresi, già bene Fai dal 2005. A Pradalunga si sono contati ben 1.787 accessi, per tre luoghi iconici, tra cui Casa Morina aperta grazie alla disponibilità dei proprietari (la famiglia Morotti) che, da sola, ha raggiunto quota 726 visite.
Record anche a Urgnano: i visitatori si sono divisi tra la Rocca Albani, con la Stanza delle Quattro Stagioni e la sua esperienza a 360° gradi, la torre campanaria del Cagnola - molto ambita soprattutto per la vista mozzafiato, ma anche perché è la più alta torre in pietra d'Italia, il convento dei padri Passionisti e il Santuario della Basella.
«Un risultato straordinario - ha scritto la Delegazione del Fai di Bergamo sulle proprie pagine social -, grazie mille a tutti coloro che hanno visitato tutte le nostre aperture. Grazie anche a tutti i volontari e gli apprendisti ciceroni: senza di loro, non ci sarebbe questa meravigliosa opportunità».