L'editoriale di Jacobelli

Carnesecchi da Nazionale, finale ancora possibile (ma ci vorrà la vera Atalanta)

Il risultato del Franchi ha premiato l'ottima prova complessiva della squadra di Italiano, mentre la Dea ha mostrato due volti

Carnesecchi da Nazionale, finale ancora possibile (ma ci vorrà la vera Atalanta)
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di Xavier Jacobelli

Il supergol di Mandragora ha deciso la semifinale d'andata tra Fiorentina e Atalanta, ma pure Carnesecchi, autore di grandi parate, ha tenuto in corsa la Dea. Che, a sua volta, si è vista negare il pareggio da Terracciano, anche lui in gran forma.

Il risultato del Franchi ha premiato l'ottima prova complessiva della squadra di Italiano, mentre l'Atalanta ha mostrato due volti. Sicuramente, il migliore è stato il secondo. La partita per la qualificazione alla finale rimane apertissima. Il primo tempo è stato di chiara, assoluta marca viola. La formazione di casa ha preso subito l'iniziativa, attaccando un'Atalanta inopinatamente poco aggressiva rispetto ai canoni gasperiniani, lenta e macchinosa, incapace di costruire una manovra offensiva degna di questo nome, fotocopia sbiadita della formazione che, soltanto 72 ore prima, aveva affondato il Napoli al Maradona.

Rispetto all'ultima apparizione in campionato, sia l'una sia l'altra squadra hanno ruotato alcuni titolari: scelta obbligata in considerazioni del ciclo di ferro appena iniziato per entrambe, che impone loro di giocare nove partite nell'arco di quattro settimane fra campionato, semifinale di Coppa Italia, quarti di finale di Europa League e Conference League. Quando si gioca così tanto in così poco tempo, gli sbalzi di rendimento sono da mettere in preventivo: così, la Fiorentina battuta dal Milan, ha sconfitto l'Atalanta che aveva battuto il Napoli.

Il vantaggio toscano è stato il logico premio a una manovra che ha trovato in Mandragora e in Bonaventura i suoi perni girevoli, padroni assoluti del centrocampo. L'ex Udinese ha sublimato la sua prova con lo splendido tiro da trenta metri all'incrocio dei pali, imparabile per Carnesecchi. Nell'intervallo, Gasperini non poteva non cambiare: fuori Miranchuk per Scamacca (attentamente seguito da Spalletti in tribuna), fuori Pasalic per Ederson. L'Atalanta ha ritrovato antiche certezze e, soprattutto, la sua personalità. Subito, Hien ha sfiorato il gol con quel destro al volo negato dalla tempestiva risposta di Terracciano.

La risposta della Fiorentina non si è fatta attendere e, ancora una volta, Carnesecchi si è confermato da Nazionale: il suo volo sul colpo di testa a botta sicura di Gonzalez è stato degno del repertorio del grande portiere qual egli è. Tanto che, poco dopo, l'azzurro si è ripetuto ancora sull'argentino, tenendo in corsa l'Atalanta. La partita è stata sempre bella e combattuta sino alla fine.

Bakker, subentrato a Ruggeri e imbeccato da Lookman, ha clamorosamente sprecato il pareggio. Subito dopo, Ranieri ha buttato al vento il 2-0 e, a dieci minuti dalla fine, di nuovo Terracciano si è iscritto nel tabellino dei protagonisti, deviando in angolo la conclusione di Scamacca, particolarmente attivo e sin troppo smanioso di fare, come ha dimostrato il fallo commesso nel finale su Milenkovic, per il quale il centravanti è stato ammonito. El Bilal Touré per Lookman e Hateboer per Holm non hanno spostato gli equilibri di un confronto che si prepara ad altri novanta, molto intriganti minuti.

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