Piazzatorre, non è vero che nessuno vuole la nuova seggiovia: si pensi ai rifugi chiusi da anni
La riqualificazione è stata approvata da Regione Lombardia. Ma c'è chi dice che in paese «nessuno la vuole»: la lettera di un residente

Quegli impianti di risalita s'hanno da fare. E non lo dice solo il Patto territoriale per la riqualificazione e destagionalizzazione del comprensorio sciistico approvato da Regione Lombardia lo scorso febbraio, ma anche un residente che - in paese - ci vive e possiede un'attività.
È il caso di Piazzatorre, in alta Valle Brembana, dove dopo la notizia dell'intervento dal costo previsto di 15,4 milioni di euro, un po' di polverone si è sollevato. Legato, in particolar modo, alla realizzazione di un nuovo impianto di risalita che dovrebbe collegare il centro del paese con il monte Zuccone, sul tracciato di quello dismesso nel 2005.
Un articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano datato lo scorso marzo aveva aperto le porte dell'opinione pubblica, parlando di Piazzatorre come una «foresta di seconde case» e di una seggiovia «che nessuno vuole». Che si tratti di un'unica verità, però, non è scontato: un lettore, residente in paese, ha voluto dire la sua sull'argomento, svelando l'altra faccia della medaglia e sottolineando i vantaggi che porterebbe un'opera di questa portata non solamente per il turismo, ma anche a beneficio delle attività economiche. Come i due rifugi, chiusi a causa della mancanza di una via d'accesso.
«Quella seggiovia è prioritaria per Piazzatorre»
«Quale cittadino di Piazzatorre che ha a cuore il suo paese, mi permetto di esprimere il mio parere relativo al Patto Territoriale sottoscritto tra Comune e Regione Lombardia, che prevede investimenti per 15,4 milioni di euro per la sistemazione e realizzazione di nuovi impianti di risalita e riqualifica delle piste.
Tra tutti questi interventi, senz'altro positivi, la realizzazione della seggiovia biposto Piazzatorre centro – Monte Zuccone dovrebbe essere prioritaria. Innanzitutto, porterebbe alla possibile riapertura dei rifugi Rododendro e Torcola che da anni sono chiusi per l'inesistenza di una via di accesso.
La realizzazione di questo impianto avrebbe un impatto positivo e riqualificante anche per il centro di Piazzatorre. A tutti i turisti, ma specificamente ai residenti estivi, permetterebbe un comodo accesso alle zone in quota partendo dal centro del paese. Oltre a un miglioramento non indifferente del centro storico, porterebbe anche un incremento dal punto di vista economico per le varie attività del paese.
Spero che l'amministrazione valuti positivamente queste note che hanno il solo scopo di cercare di rendere il nostro paese sempre più bello e attraente».