Il Pd presenta i candidati alle amministrative: Paola Suardi, Anna Piras, Renato Mora, Paola Benigni ed Elena Carnevali
Nell'assemblea provinciale di sabato 13 aprile il partito ha dato parola agli aspiranti sindaci di Romano, Seriate, Dalmine, Albino e Bergamo
di Marta Belotti
Con l’assemblea provinciale di oggi, sabato 13 aprile, il Partito Democratico di Bergamo arriva al suo «giro di boa», per usare le parole scelte dal segretario provinciale Gabriele Giudici, tra il lavoro in preparazione alle amministrative dell'8 e 9 giugno e l'inizio della campagna elettorale vera e propria.
Il suo intervento ha aperto l'assemblea che nella cornice dell'auditorium di San Sisto si è incentrata sulla presentazione dei cinque candidati espressi dal Partito Democratico, e supportati da liste civiche, nelle cinque città che andranno al voto: Paola Suardi per Romano di Lombardia (sostenuta da Pd e una civica), Anna Piras per Seriate (Pd, Seriate Bene Comune e Sinistra per un'Altra Seriate), Renato Mora per Dalmine (Pd, Nostra Dalmine e Civica), Paola Benigni per Albino (tre liste civiche) ed Elena Carnevali per Bergamo.
«La destra ha giocato a risiko»
«La differenza tra noi e la destra è che noi abbiamo dato voce ai territori, mentre la destra ha giocato una partita a risiko sulle teste dei cittadini - ha commentato Giudici -. A Bergamo hanno scelto Andrea Pezzotta, perché il nome, secondo la maggioranza di governo, doveva arrivare da Fdi. A Romano, sono arrivati a candidare una persona che no è della città. A Dalmine, hanno aspettato fio all’ultimo a confermare un sindaco uscente. A Seriate, considerata un gioiello per il Carroccio, hanno dovuto accettare un candidato di Fratelli d’Italia e allora ad Albino è andata la Lega, per una mera divisione di poteri».
Nelle liste Pd, il 51% sono donne
Oltre alle cinque città presentate, nel complesso sono 164 i paesi della Bergamasca che andranno al voto a giugno, come ha ricordato il Responsabile degli Enti Locali Daniele Pinotti, sottolineando che «in diverse forme e modi il Pd c'è». Ha aggiunto: «Solo pochi mesi fa, non avremmo immaginato di riuscire a proporre candidature così competitive in territori difficili. Voglio ringraziare in particolare i segretari di circolo per il lavoro fatto. Sottolineo poi che nelle città al voto 4 candidati su 5 sono donne e non solo, anche nelle liste le donne sono in maggioranza con il 51 per cento e i giovani rappresentano un'ottima quota, con il 22 per cento dei candidati».
Si sono così succeduti poi gli interventi dei candidati, a eccezione della sindaca di Bergamo, già impegnata i un altro evento di campagna.
Romano di Lombardia
La candidata sindaca di Romano di Lombardia Paola Suardi, già membro della lista a sostegno del sindaco uscente Sebastian Nicoli, ha sottolineato: «In questi dieci anni di centrosinistra Romano ha cambiato volto. Abbiamo fatto tante cose, ma le idee sono ancora tantissime. Vogliamo far sì che i romanesi ci scelgano per poter continuare a dare tanto e fare ancora di più per questa città». Come sottolineato dalla segretaria di circolo Ornella Zappella: «Paola è la prima candidata donna a Romano, la prima figura femminile. Abbiamo chiesto a lei per il suo impegno e per la sua competenza convinti che sarà capace di portare avanti questa progetto al meglio».
Seriate
A Seriate, «dove cinque anni fa il Pd aveva rinunciato a mettere il simbolo e la cosa aveva funzionato ben poco», come ricordato dal segretario di circolo Manlio Casali, quest'anno si candiderà Anna Piras, sostenuta da tre liste, di cui una è quella dl Pd: «La mia candidatura è arrivata dopo mesi di lavoro intenso tra lista civica e Partito Democratico, un lavoro di studio e di confronto. Dopo 29 anni di amministrazione leghista, quest'anno al centrodestra è stato imposto un candidato di Fratelli d'Italia dopo lunghi scambi di segreterie; noi invece nel mentre abbiamo studiato e approfondito i problemi di Seriate e abbiamo ascoltato per proporre idee nuove e originali basate sulle necessità della popolazione».
Dalmine
A Dalmine, da cinque anni sotto la guida del leghista Francesco Bramani, «come minoranza ci siamo fatti sentire», ha sottolineato la segretaria di circolo Marta Rodeschini. Il candidato Renato Mota ha spiegato: «In questi mesi siamo riusciti a creare con Nostra Dalmine, una lista di giovani, con il Pd e con lista civica. Dopo la mia presentazione alla cittadinanza davanti a un teatro stracolmo, ho capito ancora di più che questa città ha davvero tanto bisogno di cambiamento. Quest'anno tocca a noi!».
Albino
Ad Albino «abbiamo trovato il bandolo della matassa e oggi abbiamo un bel gruppo che gravita intorno alla candidata Paola Benigni», ha spiegato il segretario di circolo Marco Campana. La candidata ha sottolineato: «Ci siamo uniti intorno all'idea di sostenibilità: ambientale, sociale ed economica. Abbiamo creato una squadra con persone di esperienza e altre più giovani. Servirà un grande impegno, ma noi siamo pronti».