Vineria La Bigoncia in via Pitentino Per veri appassionati del gusto
Tanto per iniziare, è bene chiarire che ciò di cui parleremo non è un ristorante, ma una vineria. La Bigoncia, in via Pitentino 8, non è quindi un luogo dove si ha un menu a rotazione, ma uno spazio dove taglieri con formaggi e affettati pregiati sono serviti con dell’ottimo vino. Anzi, non serviti, punto e basta. Ma raccontati.
«Sono sommelier professionista e quello che amo maggiormente è accompagnare i clienti in un percorso gastronomico – racconta Savina Addamiano, 42 anni, d’origine pugliese e titolare della vineria -. Quando entrano alla Bigoncia le persone devono sentirsi a proprio agio, come fossero a casa propria, così da essere predisposte ad un viaggio tra i profumi ed i sapori di eccellenze enogastronomiche e presidi Slow Food». D’altronde, la prima ad aver vissuto un viaggio è stata proprio Savina, quando ancora giovanissima raggiunse la Germania, la Svizzera e poi la Lombardia, lasciando Trani, la sua terra natia. «Avendo il diploma di terza media – racconta la Sommelier – potevo lavorare solo nel campo della ristorazione, coprendo diversi ruoli, dalla lavapiatti all’aiuto cuoca. A ventotto anni approdai in Lombardia e conobbi un ragazzo che di professione era pizzaiolo. Amava il vino e stava frequentando dei corsi per diventare Sommelier. Decisi allora di seguirlo. Ma mentre il mio amico abbandonò, io proseguii fino al corso di sommelier professionista».
Nell’ottobre 2008 Savina apre il suo locale in via Pitentino. Lo chiama La Bigoncia, come la tinozza che nell’Ottocento veniva usata per pigiare l’uva: nove tavoli, in quaranta metri quadri. Sui taglieri, Capocollo di Martina Franca, il presidio italiano Slow Food la Bella di Garbagna e altre specialità, abbinate ad ottimi vini come il Moscato Passito di Trevi. «Prediligo vitigni autoctoni – racconta Savina – che parlano del territorio. La Bigoncia è infatti una nicchia piena di gioiellini enogastronomici». Grande attenzione anche sui dolci, torte da forno preparate dalla pasticceria Donizetti, attigua alla Bigoncia, perché la filosofia di Savina è «servirsi da gente qualificata per far rete con aziende del territorio, che siano vere e proprie eccellenze».
«Negli anni ho creato un percorso gastronomico, che racconto ai clienti – conclude la sommelier -. Li coinvolgo così in un mondo di profumi e sapori, narrando loro la storia dei prodotti, da dove arrivano e perché sono stati scelti tra altri mille. Proprio per questo mio stile, questa mia volontà di dialogare con il cliente, ho deciso di aprire solo la sera quando non c’è fretta di tornare al posto di lavoro». E il rapporto con i bergamaschi? «Ottimo – dice ridendo Savina -. Fin dal mio arrivo, mi hanno sempre sostenuto e aiutato. Addirittura, nella prima casa che ho preso in affitto, a Pontirolo Nuovo, non avevo i mobili perché era appena stata costruita. Furono i vicini ad aiutarmi nell’arredarla». Il locale, per intenditori e amanti del gusto, è aperto da lunedì a sabato, dalle 18 alle 24.