Appena calato il sipario sulla Stagione di Prosa 2023/2024, con l’ultima delle rappresentazioni di martedì sera, 23 aprile, de L’albergo dei poveri con Massimo Popolizio, ed è già tempo di primi bilanci.
Sono stati 52.672 gli spettatori complessivi per i sette titoli in cartellone, con una media di oltre mille spettatori a rappresentazione: circa il 18 per cento in più rispetto alla stagione 2022/2023, che aveva totalizzato 44.526 presenze. 5.181 gli abbonamenti, con un incremento di 490 unità, pari al 10,4 per cento in più.
Lo spettacolo più applaudito, a parità di otto repliche contro le sette degli altri spettacoli in programma, va a La buona novella con Neri Marcoré, visto da 8.550 spettatori, seguito da Iliade. Il gioco degli dei con Alessio Boni (8.333 presenze) e da Il Mercante di Venezia con Franco Branciaroli (8.245).
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«Ancora una volta non possiamo che essere soddisfatti dei risultati di pubblico conseguiti – commenta a caldo Massimo Boffelli, direttore generale della Fondazione Teatro Donizetti -. Risultati ampiamenti positivi che riguardano tutta la programmazione della Fondazione, che si conferma propulsore della vita culturale cittadina con le sue molteplici proposte, di cui la Stagione di Prosa è uno dei cardini».
Mentre restano in cartellone ancora due degli spettacoli della sezione “Storia, Teatro e Società” (Mio padre – Appunti sulla guerra civile con Andrea Pennacchi, mercoledì 8 maggio al Teatro Donizetti, e L’angelo della storia della compagnia Sotterrano, mercoledì 15 maggio al Teatro Sociale) anche Maria Grazia Panigada, direttrice artistica della Stagione di Prosa e Altri Percorsi, esprime la propria soddisfazione.
«Uno dei motivi di tanto gradimento da parte del pubblico credo stia nella varietà delle nostre proposte – dichiara Panigada -: una varietà di stili e generi che permette di avere una buona panoramica di ciò che il teatro italiano produce, inclusa la ripresa di testi classici, immortali».