Il caso

Rapporti sessuali con una 13enne a Carvico: giovane condannato a 2 anni

La relazione era consenziente, ma lui aveva 10 anni in più e ci sono stati episodi di costrizioni, insulti e violenze

Rapporti sessuali con una 13enne a Carvico: giovane condannato a 2 anni
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Ha avuto per quattro anni una relazione con una minorenne, iniziata quando aveva 13 anni, lui che ne aveva dieci in più, ma oltre al problema anagrafico poi sono arrivate le imposizioni di non vedere gli amici, convertirsi all'Islam ed indossare il velo, poi gli insulti e le percosse.

Dopo la fine del rapporto, durato quattro anni dal 2017, è arrivata anche la condanna a due anni, con la condizionale, per Y. B. F., marocchino di Carvico, per atti sessuali con una ragazzina italiana, mentre è stato assolto dalle accuse di stalking. L'imputato, inoltre, dovrà versare seimila euro di provvisionale.

Un rapporto malato

Il pm, come riportato oggi (giovedì 25 aprile) dal Corriere Bergamo, aveva chiesto quattro anni  e sei mesi, quindi la pena è stata in pratica più che dimezzata. Il soggetto è stato invece assolto per una successiva accusa di violenza e da quella di stalking dal 2018 al 2021. Un'ipotesi di reato contestata dalla Procura considerando i divieti alla giovane di vedere gli amici, nelle richieste di convertirsi alla propri fede, oltre che le 230 chiamate al giorno e le ottanta mail, registrate in pochi giorni dopo la fine della relazione.

C'è stata invece la condanna per un episodio di lesioni, provocate con calci e pugni, del giugno 2019, oltre che per uno simile ma riqualificato in percosse. Sia il magistrato che l'avvocato della giovane hanno sottolineato come l'imputato avesse sviluppato una logica di possesso, che avrebbe portato al degenerare della relazione, prima con insulti e poi con violenze, come quando la schiaffeggiò dopo che si era fatta il piercing al naso.

Le contestazioni delle accuse

Il legale difensore, invece, ha sostenuto che la relazione a un certo punto era sì caratterizzata da gelosia patologica, ma ha dichiarato che la ragazzina non era credibile ed aveva la tendenza a colorire molto le vicende che le accadevano. Ha inoltre contestato la mancanza della prova dei 13 anni per gli atti sessuali, ma il pm ha replicato che il suo assistito aveva dichiarato che la relazione era iniziata a ottobre 2017. Il magrebino è stato inoltre assolto dall'accusa di violenza provata, per un episodio in cui per la Procura aveva bloccato la minorenne con l'auto mentre era con due amici e l'aveva costretta a salire a bordo.

Dal 25 giugno 2021 c'era anche il divieto di avvicinamento, che è stato però revocato con la sentenza.

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