Il dolore di Albino nel giorno dell'addio: «Caro Angelo, anche il cielo ti piange con noi»
Aveva soltanto vent’anni, gli ultimi cinque segnati dalla malattia che non gli ha dato scampo. Il funerale in una prepositurale gremita
di Fabio Gualandris
Albino ha pianto la scomparsa di Angelo Maffi, aveva solo vent’anni, gli ultimi cinque segnati dalla malattia che non gli ha dato scampo.
Commozione e incredulità per una morte ingiusta hanno accolto la luttuosa notizia che si è diffusa in paese nella giornata di sabato 20 aprile, annunciata dai genitori di Angelo, Flavia e Marino, e dalla sorella Giulia. La vicinanza ai famigliari ha accompagnato i giorni del lutto, in molti hanno portato un ultimo saluto ad Angelo alla Casa del commiato di Desenzano al Serio e, nel pomeriggio di lunedì 22 aprile, al funerale nella gremitissima prepositurale di San Giuliano, concelebrazione presieduta dal prevosto don Giuseppe Locatelli.
«Anche il tempo si unisce un po’ al nostro stato d’animo oggi - ha introdotto la funzione religiosa don Giuseppe prendendo spunto dalla giornata piovosa -, anche se per la grazia di Dio si riesce anche in queste situazioni, a volte, a sorridere ricordando; questo dice la capacità di saper ringraziare il Signore delle esperienze belle vissute e condivise, pur in un tempo così breve e così provato. Mentre ci congediamo da un fratello di vent’anni, passato attraverso questa purificazione di cinque anni, credo che siamo invitati a tornare poi alle nostre case, noi che ci viene rinnovato il tempo, la salute, le persone care, con l’invito a vivere con più riconoscenza questi doni che ogni mattino ci vengono rinnovati. Non sprechiamoli questi doni».
Toccanti e segnate dalla commozione le testimonianze, pronunciate a conclusione del rito funebre, che raccontano chi è stato Angelo.
«Ai vostri figli, esprimete sempre quello che avete nel cuore» l’appello rivolto all’assemblea da Marino Maffi, papà di Angelo. «Visto che questa tua vita è stata così breve e ingiusta - ha continuato rivolgendosi al figlio -, non sono riuscito a dirti le tante cose che sei stato per me (...)