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Rinnovo della patente, il racconto di un pensionato di Mozzo: o sei giovane o paghi

Ora non si va più in posta, ma si paga un’autoscuola o si scaricano moduli da internet, utilizzando lo Spid. «Un labirinto che mette a dura prova»

Rinnovo della patente, il racconto di un pensionato di Mozzo: o sei giovane o paghi
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di Dino Ubiali

L’informatizzazione dei rapporti stato-cittadino sono sicuramente un’evoluzione positiva, che semplifica la vita a chi, ogni giorno, ha impegni di lavoro o familiari. Un adeguamento organizzativo, tuttavia, a volte a misura di sole giovani generazioni, mentre spesso mal si addice a chi non ha la passione informatica o qualche anno più dei sessanta, che al massimo si diletta con smartphone per navigare, pubblicare post su Facebook o chattare su WhatsApp.

Questo è quello che è accaduto a un “giovanile” ottantenne di Mozzo, alle prese con il rinnovo della patente.

«Quasi tutti gli italiani - inizia il racconto il pensionato -, fatta eccezione dei giovanissimi e delle persone molto anziane, siamo in possesso della patente di guida per i mezzi di trasporto. Per procedere al rinnovo di detto documento si dovrà essere sottoposti ad una visita medica e tale adempimento potrà essere effettuato rivolgendosi a un'agenzia pratiche automobilistiche, un’autoscuola privata con un certo onere a carico dell’utente oppure ci si potrà rivolgere all’Azienda Territoriale Sanitaria, o ex Asl».

«Con tutto il rispetto per chi lo fa di mestiere - aggiunge il mozzese -, ma se un cittadino, nell’intento di risparmiare per non spendere anche cento euro, non si vuole rivolgere a un privato si dovrà rivolgere ad un ufficio dell’Ats, fissare un appuntamento per la visita ed eseguire i versamenti per i tributi statali (medico dell’Ats, marche da bollo, invio a domicilio della patente...)».

E qui sta l’inghippo: per risolvere tali incombenze, prima si andava alle poste, si ritiravano i bollettini, si compilavano e si effettuavano i pagamenti. Poi si prenotava la visita.

«Ho telefonato all’Ats, come ho sempre fatto durante i rinnovi precedenti, e mi hanno informato che adesso non si può più andare in posta ma bisognerà collegarsi tramite internet al portale dell’automobilista, entrare con lo Spid, ricercare i moduli, scaricarli, stamparli e quindi andare o da un tabaccaio o alle poste per poter pagare».

E così il baldo “giovane”, che ha pure un po’ di dimestichezza con la tecnologia, si inoltra nei meandri del sito (...)

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Commenti
Paola

A me l'ASL ha detto che in assenza di spid avrei potuto ritirare i bollettini all'aci.vado all'aci e scopro che per il ritiro avrei dovuto pagare 10 euro...come si chiama questa marchetta?

Andrea

Essendo portatore di pacemaker devo rinnovare la patente ogni 2 anni previa visita in commissione. Come ogni anno mi sono preoccupato di prenotare la visita 2 mesi prima, ma mi sono sentito rispondere che causa la mole di visite, ed essendo una sola la commissione medica, avrei sforato la data di scadenza della patente. Unica possibilità farsi rilasciare dall'aci un permesso provvisorio al costo di euro 41 (oltre alle spese del rinnovo. Ma come? Per problemi organizzativi e di personale vostro io debbo pagare ancora di più? Assurdità

Mariarita

Penso che sono dovuta andare in una autoscuola e farmi fare tutto da loro,pagando ovviamente di più,questa e' la cruda realtà di un anziano

Stefano

Vogliamo parlare di cosa deve passare un diabetico ben compensato ogni 2/5 anni ? Quasi 250 euro di spese e poi deve affrontare una commissione medica che della malattia non conosce nulla Quelli sarebbero da controllare Ho 43 anni e la mia patente è più complicata di un 95enne

Marilyn

Assurdo come internet e lo smartphone siano oramai indispensabili per vivere qui oggi. Un uomo di 80 anni non può correr dietro ad una generazione che corre senza saper dove andare.

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