Abbandono di rifiuti a Treviglio, quaranta indagini in corso: diversi responsabili verranno chiamati al Comando
Almeno una decina di persone sono state già individuate e saranno chiamate a rispondere dalla Polizia locale
C'è l'infermiera, recidiva, che depositava i rifiuti domestici nei pressi dei cestini pubblici e il signore di mezza età che arrivava da un paese limitrofo per abbandonare i rifiuti su suolo trevigliese. Sono solo due delle persone che sono state sanzionate nel primo trimestre del 2024, finite nel mirino del Nucleo Ambientale della Polizia locale. i dettagli sono riportati da PrimaTreviglio.
Il report sull'abbandono di rifiuti
Il report sui dati relativi ai rifiuti abbandonati è stato illustrato la scorsa mattinata (lunedì 29 aprile) dall'assessore all'Ambiente Michele Bornaghi, dal comandante della Polizia locale Giovanni Vinciguerra e dal responsabile del Nucleo Ambientale Besard Kokomani. «I rifiuti abbandonati fanno percepire un segnale di malessere e insicurezza - ha sottolineato Vinciguerra - Chi si rende protagonista di questi gesti vuol dire che non ama il territorio. La nostra azione è di informazione e di repressione nei confronti di chi non segue le regole. E in alcuni casi si tratta di reati penali».
Secondo i dati del primo trimestre, sono quattro le sanzioni con risvolti penali, comminate per abbandono di rifiuti sul territorio trevigliese. Si tratta di tre ditte, di cui una con sede in città, che hanno scaricato materiale edile in terreni periferici, e di un cittadino, residente in un Comune vicino, che invece ha abbandonato un vecchio televisore. Per tutti e quattro sono stati aperti dei procedimenti penali che prevedono multe sino a diecimila euro. Sanzioni che, come prevede la normativa, sono scese a 2.500 euro perché i responsabili si sono resi disponibili a ripulire la zona in cui avevano abbandonato i rifiuti.
Quello del comune vicino e l'infermiera recidiva
Sono invece settanta le sanzioni amministrative comminate per violazione del regolamento cittadino sul conferimento dei rifiuti: rifiuti riciclabili o scarti vegetali nel sacco dell'indifferenziato, sacchetti domestici lasciati nei cestini pubblici oppure farmaci scaduti non smaltiti correttamente. Le multe vanno da un minimo di cento euro a un massimo di 460 euro, che sono stati comminati a un cittadino di mezza età, residente in un Comune confinante, che aveva abbandonato i rifiuti domestici in territorio trevigliese. C'è poi il caso dell'infermiera che per più volte, nonostante, le sanzioni, è stata "pizzicata" a lasciare i rifiuti di casa vicino a un cestino, tra l'altro nei pressi del Comando di Polizia locale. Dai dati della Polizia locale, risulta inoltre che la gran parte di chi "sgarra" sono cittadini italiani.
Indagini in corso
Ai diecimila euro incassati con le sanzioni penali (che andranno nelle casse dello Stato) vanno poi aggiunti tredicimila euro per le sanzioni amministrative (che invece finiranno in quelle del Comune). Da aggiungere che sono in corso altre quaranta indagini da parte del Nucleo Ambientale e per dieci di queste la Polizia locale ha già individuato un responsabile, che nei prossimi giorni verrà convocato negli uffici di piazza Insurrezione.
«Sono risultati importanti, ottenuti grazie a tecniche investigative e all'utilizzo della tecnologia da parte degli agenti che compongono il Nucleo Ambientale, Amos Moriggi e Matteo Fumagalli, coordinati dall'ufficiale Besard Kokomani, Un lavoro minuzioso che ci permette di mettere un freno all'abbandono dei rifiuti» ha spiegato il comandante Vinciguerra.
«La nostra missione è il dialogo e la sensibilizzazione attraverso il dialogo - ha chiarito Kokomani -. Quando individuiamo il responsabile di un abbandono di rifiuti lo convochiamo al comando. All'inizio sono tutti stupiti per essere stati colti sul fatto, si giustificano dicendo che hanno lasciato i rifiuti perché ce ne erano altri. Poi però diventano tutti collaborativi e pagano praticamente subito, evitando ricorsi. Consegniamo loro anche l'opuscolo informativo su come smaltire i rifiuti. Alla fine, ci ringraziano anche».
Per questi servizi, come reso noto dall'assessore Bornaghi, si sono acquistate nuove fototrappole e si sono attivati, in via sperimentale, strumenti intelligenti. «I risultati raggiunti sono importanti e di questo voglio ringraziare gli agenti che compongono il Nucleo Ambientale, per il lavoro certosino di indagine che portano avanti».