La lettera

L'asilo di Boccaleone? Non l'hanno ancora demolito, ma va ricostruito entro novembre 2024

I lavori per il nuovo nido dovrebbero concludersi a un anno dall'inizio del cantiere, ma al momento pare si siano solo tolte le piante e scavata una buca

L'asilo di Boccaleone? Non l'hanno ancora demolito, ma va ricostruito entro novembre 2024
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Da diverso tempo, grazie ai fondi europei, sono in atto dei lavori di riqualificazione, ma anche demolizione e ricostruzione, di alcuni asili a Bergamo. Edifici che quindi, in teoria, diventeranno più belli e funzionali, ma ci arriva anche segnalazione che alcuni interventi starebbero - almeno secondo qualche cittadino - andando piuttosto a rilento.

L'asilo di Boccaleone

«Vi scrivo  - comincia una lettera inviata alla nostra redazione - perché rimango perplesso sui tempi relativi alla ristrutturazione della scuola dell'infanzia di Boccaleone, in via Isabello (L'asilo nido "Il ciliegio", ndr)».

L'appalto è stato vinto dalla società Icg Srl Unipersonale, con sede a Angri, in provincia di Salerno, come consultabile dal sito del Comune. L'asilo quest'anno non ha mai aperto per l'anno scolastico 2023-2024, e i lavori sono iniziati a fine gennaio 2024. Sul manifesto esposto all'esterno della scuola, sono indicate come tempistiche di inizio lavori il 30 novembre 2023 e come fine lavori, invece di una data precisa, «365 giorni».

«Dopo alcune settimane dall'inizio dei lavori - continua il lettore -, che hanno portato principalmente alla rimozione delle povere bellissime piante e allo scavo di una buca, gli stessi risultano essere completamente fermi: siamo praticamente a maggio 2024, l'asilo non è nemmeno stato demolito e i lavori dovrebbero terminare a novembre 2024, ovvero tra sei mesi».

Difficile chiudere il cantiere a novembre

Insomma, al cittadino sembra difficile che, senza neanche aver abbattuto il vecchio edificio, si riesca nel giro di così poco tempo a costruirne uno nuovo entro la fine di quest'anno.

«Porto i figli alle vicine scuole tutte le mattine, e da diverse settimane non si vede più nessuno lavorarci. Aveva senso chiudere l'asilo per tutto l'anno scolastico, con i problemi creati ai genitori, quando da settembre a maggio hanno lavorato probabilmente per una settimana complessiva? Era necessario creare tutti questi disagi alle famiglie? A Bergamo ci sono cinque asili nido chiusi per "colpa" (ma per carità, anche per fortuna) dei soldi del Pnrr. Ho il terrore di sapere a che punto si trovino gli altri lavori».

Commenti
Marcello

Che nell"assegnazione degli appalti ci sono tante cose che non funzionano.

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