Da Gandino all'Europa: gli antichi semi del fagiolo di Clusven sono stati piantati dai cittadini di 24 Paesi
Nell'annual meeting di "Increase", progetto di scienza diffusa, ha avuto spazio il progetto territoriale legato a questa varietà
Si è aperto martedì 7 maggio, a Roma l'Annual Meeting 2024 di Increase, un progetto di scienza diffusa che coinvolge i cittadini di 27 paesi europei, coordinato dall'Università Politecnica delle Marche. E in tutto questo, c'è anche un po' di Gandino. Per la Bergamasca, sono infatti parte attiva del progetto la Comunità del Mais spinato di Gandino e l'Orto botanico Lorenzo Rota di Bergamo. Obiettivo territoriale: la valorizzazione dell'antico "Fagiolo di Clusven", una varietà di Phaseolus coccineus coltivata da oltre un secolo nella località di Clüsven, nel comune di Gandino.
La storia del fagiolo di Clusven
La storia di questa particolare varietà inizia con la famiglia contadina Bonazzi (soprannome Congenta), trasferitasi da Cazzano Sant'Andrea a Clüsven. Sin dalla prima metà dell'Ottocento, la famiglia ha coltivato in quella zona Mais spinato e fagioli. Nei primi anni '60 poi, Roberto Colombi, sposato con una delle figlie Bonazzi dalla quale ha ricevuto i semi, ha continuato la tradizione in quel di Gandino, località Rastei.
Lo studio
L'idea di Increase è quella di mettere a disposizione le risorse genetiche vegetali per migliorarne la conservazione, non solo nelle banche del germoplasma, ma coinvolgendo i cittadini volontari e favorendone l'utilizzo. Attraverso un Esperimento di scienza dei cittadini è stato messo alla prova questo concetto ed è stato, si legge in una nota dei promotori, un grande successo di partecipazione. Migliaia e migliaia di cittadini in 24 paesi europei hanno partecipato piantumando i semi di fagioli (alcuni rari altri antichissimi) e inviando agli scienziati le foto sull'evoluzione della crescita delle piante nelle varie regioni.
Da Gandino al mondo
A rappresentare Gandino ai massimi livelli erano a Roma il sindaco di Gandino Filippo Servalli, e Angelo Savoldelli della Comunità del Mais Spinato di Gandino. Savoldelli, erede della famiglia custode del seme del Mais Spinato, è stato fra i primi maestri europei certificati per il Metodo Biointensivo ideato da John Jeavons. Le giornate romane erano inserite nel più ampio contesto del Festival della Biodiversità 2024. Angelo Savoldelli ha presentato in veste di relatore l'esperienza gandinese nella giornata dedicata ad "Agrobiodiversità per diete sane e sostenibili".