Che spettacolo!

Il capolavoro di Gasperini: l'Atalanta ha conquistato la finale schiantando il Marsiglia

Scelte vincenti, coraggio e grande sagacia tattica: così il mister di Grugliasco ha costruito un autentico capolavoro che ha portato la Dea in finale

Il capolavoro di Gasperini: l'Atalanta ha conquistato la finale schiantando il Marsiglia
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di Fabio Gennari

Bisogna essere onesti: l'Atalanta non ha vinto contro l'Olympique Marsiglia, ha dominato. Ha surclassato, schiantato l'avversario.

Non è la prima volta che Gasperini mette in piedi uno spettacolo calcistico a 360 gradi ma qui siamo ai confini della fantascienza. Ai margini del paranormale. Perché in semifinale di Europa League, nella gara più importante della sua carriera, il tecnico della Dea ha mostrato a tutti la sublimazione del suo concetto di calcio, l'estremizzazione della volontà di vincere facendo più gol degli altri.

I numeri dicono di sette conclusioni a due tra i pali della porta, più due pali a uno. Un dominio. Il portiere dei bergamaschi ha fatto il primo "intervento" a dieci minuti dalla fine, un senza voto in pagella che si è tramutato in 6 giusto per questo.

Una roba inimmaginabile e una lezione di calcio di un uomo che ormai ha rotto gli argini della storia, ha portato l'Atalanta dove nemmeno nei sogni più belli. L'Atalanta di Gasperini è passata in una dimensione che nessuno poteva immaginare potesse mai raggiungere.

Al triplice fischio, il sorriso del mister era grande così. Lui è il primo che si rende conto di aver fatto qualcosa di grande, ma va anche detto che questo è stato possibile grazie a una rosa di giocatori davvero importante che la società è stata brava a costruire, con ragazzi che, ogni volta, rispondono presente. Dopo 50 partite ufficiali non è mica scontato che tutto vada così bene. E invece nel gruppo ci sono uomini che non mancano mai di essere decisivi e di dare il loro contributo. La magia continua, la Dea è sempre più uno spettacolo guidato in panchina da un allenatore per cui sono ormai finiti gli aggettivi. Almeno quelli terreni.

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