Il ricordo a Verdello del maresciallo Giorgio Di Pietro, ucciso 40 anni fa da un rapinatore
Quel giorno del 1984 due malviventi avevano appena messo a segno un colpo in un supermercato Legler, a Ponte San Pietro
«Luminoso esempio di elevate virtù militari e di dedizione al dovere». La scorsa mattina (martedì 14 maggio) Verdello ha ricordato il maresciallo Giorgio Di Pietro, medaglia d’argento al valore militare e comandante della caserma dei carabinieri di Ponte San Pietro, ucciso quarant'anni fa da due banditi che stava inseguendo. A riportarlo è PrimaTreviglio.
Ucciso da un rapinatore
Una breve e commossa cerimonia al cimitero di Verdello, dove è sepolto, alla presenza di autorità civili e militari, per ricordare il sacrificio di un uomo, carabiniere, marito e padre di due figli caduto mentre svolgeva il suo lavoro in un sabato di maggio del 1984. Quel giorno due malviventi avevano appena messo a segno un colpo, una rapina a mano armata in un supermercato Legler, a Ponte San Pietro.
Durante l’inseguimento e il conflitto a fuoco che ne seguì uno dei rapinatori fece partire un colpo con un fucile a canne mozze e il carabiniere, 46 anni, morì dopo alcuni giorni di agonia all’ospedale Riuniti di Bergamo.
La cerimonia
Presenti, martedì mattina, accanto alla vedova Irene Ferrari, anche il presidente dell’Anc di Verdello Gabriele Coffetti, il tenente Emanuele Ruggiero della Compagnia di Treviglio, il comandante la stazione di Verdello maresciallo capo Giuseppe Mineo, la comandante della Polizia locale di Verdello Arcene e Lurano Giovanna Farina, Michele Cancellieri di Sorveglianza Italiana, il vicesindaco Roberto Boi, il presidente della sezione di Ponte San Pietro Giovanni Giordano, il presidente la sezione di Dalmine luogotenente Giuseppe Scerra, la rappresentanza del Gruppo Alpini Verdello, e il parroco don Lucio Carminati.
«Un ringraziamento particolare a tutto il personale della stazione dei carabinieri di Verdello - ha commentato il presidente carabiniere ausiliario Gabriele Coffetti -. Porto avanti l'esempio che mi ha trasmesso mio padre che 39 anni fa andò con la vedova Di Pietro a Roma a ricevere la Medaglia d' Argento al Valor Militare. Abbiamo il dovere di ricordare i nostri eroi dell'Arma simbolo di fedeltà fino alla morte».