Riflessioni

Attenuanti e aggravanti: perché con la Juventus le cose non sono andate per il verso giusto

Il fardello psicologico pare pesare eccessivamente sulle spalle di una squadra che, in occasioni del genere, non riesce a esprimersi al meglio

Attenuanti e aggravanti: perché con la Juventus le cose non sono andate per il verso giusto
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di Fabio Gennari

Dentro una partita così, chiusa con la classica vittoria di "corto muso" che ormai è un marchio di fabbrica dei bianconeri, è necessario trovare motivi e spiegazioni che aiutino a capire come mai la squadra nerazzurra sia allergica a gare di questo tipo. E allora vediamo cosa può aver inciso, ci sono attenuanti e aggravanti dentro una prestazione davvero molto lontana dai soliti standard nerazzurri. Non si tratta di verità assolute, ma di semplici valutazioni.

Con tre finali perse in cinque anni, tutte di Coppa Italia, i segnali sono forti: il fardello psicologico (soprattutto se sei considerato il favorito della finale) crea problemi. Appare chiaro come Gasp e i suoi ragazzi trovino difficoltà oggettive in questa fase della competizione e che non consentono di vedere in campo la solita Dea.

Come ha giustamente sottolineato il mister, l'assenza di Scamacca - vista anche la sua condizione al momento - non è irrilevante (questa è la prima attenuante), ma è vero anche che potrebbe capitare ancora di dover fare a meno di lui, quindi urge trovare una quadra.

Contro la Juventus, la squadra non ha prodotto in campo quello che si vede di solito. Se difetti in grinta e caparbietà contro chi, di queste armi, ne fa un marchio di fabbrica, allora le finali è normale che le perdi. Il punto è che sono tre mesi che giochi partite di altissimo livello ogni tre giorni e lo scivolone, la gara storta, può capitare.

Adesso però è il momento della qualificazione in Champions e della finale di Europa League: forza Atalanta, manca pochissimo alla fine della stagione e c'è un lavoro da finire.

Commenti
Maurizio

In tre finali un gol e molto poche occasioni da rete. È una statistica che parla molto chiaro sul braccino che attanaglia chi va in campo. Certe facce del riscaldamento di mercoledì erano a livello panico e si vedeva anche da 40 metri

Simone

Leggo di errore di formazione e nei cambi. Sempre a fare gli allenatori della domenica! Quando in realtà sono 8 anni che va insegnando calcio, tattica del fuorigioco compresa a squarciagola, in quel di Zingonia, e il difensore più esperto che fa al minuto 4? Decide di tenere in gioco l'attaccante avversario! Bona, frittata fatta. Dare la colpa ai giocatori che sono quelli cha vanno in campo ogni tanto no, eh?

Davide Noris

Juve pullman davanti alla porta e contropiede, Atalanta manovrava alla ricerca di uno spazio introvabile... poi quando era necessario fare a sportellate in area di rigore l'assenza di Scamacca ha pesato negativamente... comunque ha vinto l'anti-calcio

Alessandro

Penso che i ragazzi erano stanchi dopo la sontuosa partita con la Roma e poi forse Gasperini ha commesso qualche errore nella formazione e nei cambi. Scalvini in campo e De room al centro per Rabiot liberando Ederson per costruire gioco.

Marino

Basta e avanza la qualificazione alla Champions, le finali le perdiamo ma fa niente. Ma a Lecce bisogna vincere, così da mercoledì tutti in vacanza

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