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Di ponte san Pietro
Andrea, morto a soli 28 anni. La moglie: «Non se n'è andato, è nella stanza accanto»
La scorsa estate aveva scoperto di avere un tumore al cervello, eppure non ha mai smesso di sorridere. A dicembre il matrimonio con Astrid
di Laura Ceresoli
Era convolato a nozze con la sua Astrid a dicembre, già consapevole che di tempo per stare insieme a lei ne avrebbe avuto poco. Solo la scorsa estate Andrea Annichiarico aveva scoperto di avere un tumore maligno al cervello che non gli ha lasciato scampo.
Una notizia che sconvolge, difficile da accettare per un ragazzo di soli 28 anni. Eppure non ha mai smesso di sorridere, anche nei momenti più bui. Il male ha però preso il sopravvento e l'8 maggio il suo cuore ha smesso di battere, lasciando nel dolore la moglie, la mamma Rosetta e le sorelle Claudia, Stefania e Valentina.
«Andrea era un ragazzo che portava sempre energia positiva, era una persona solare e allegra - ricorda la moglie Astrid Loconte -. La sua risata era davvero fragorosa e direi indimenticabile. Aveva davvero un cuore d’oro».
Fin dall'inizio, il loro rapporto è stato speciale: «Ci siamo capiti fin dal primo momento, di questi quasi 12 anni non cambierei nulla se non la brutta malattia - prosegue -. Lui fino alla fine è rimasto con forza e tenacia se stesso portando sempre gioia nelle nostre vite. Non era di molte parole, ma se sapevi andare oltre la sua corazza vedevi la bellezza».
Astrid è originaria di Brembate Sopra e Andrea del Villaggio Santa Maria. Per motivi di lavoro, si erano trasferiti a Fiorenzuola d'Arda. Il giovane lavorava in un salumificio in provincia di Piacenza, mentre la compagna era impegnata a terminare gli studi universitari a Parma.
Ai funerali, che sono stati celebrati a Ponte San Pietro nel suo quartiere di origine, c'erano tantissimi amici e parenti. Sul sagrato della chiesa sono stati fatti volare nel cielo decine di palloncini variopinti sulle note di Could you be loved di Bob Marley. La messa è stata celebrata dal parroco don Maurizio Grazioli, che ha tracciato un toccante ricordo di Andrea, e da don Marco Scozzesi (...)
