Schlein tira la volata a Carnevali sindaca di Bergamo, ma si "dimentica" di Gori alle Europee
La segretaria ringrazia il primo cittadino per «il lavoro svolto come sindaco», ma per Bruxelles cita solo Cecilia Strada e Stefano Bonaccini
«Grazie per il lavoro svolto in questi dieci anni come sindaco». E niente. Basta. Ieri sera (giovedì 16 maggio), nel suo intervento di circa mezz'ora (la aspettavano dei collegamenti tv) al Polaresco di Bergamo, la segretaria del Pd Elly Schlein ha parlato di un'Europa verde e senza guerre, ha appoggiato la candidatura alle amministrative di Elena Carnevali, ma si è dimenticata di tirare la volata a lui, l'attuale sindaco, Giorgio Gori, candidato alle Europee.
La segretaria si "dimentica" Gori
Vuoi che il tempo fosse poco e si doveva tenere dentro nel discorso un po' tutti i temi e le persone, vuoi magari anche che l'attuale inquilino di Palazzo Frizzoni non abbia mai fatto mistero di aver preferito, piuttosto, Stefano Bonaccini come segretario dem, la leader si è però "dimenticata" di parlare della candidatura europea del primo cittadino.
Senza però scordarsi della capolista in Lombardia, Cecilia Strada, e peraltro dello stesso Bonaccini, presente invece nella lista del Nord-Est. Insomma, il sospetto che, oltre a non appartenere alla stessa corrente, i due non abbiano un rapporto tutto rose e fiori, senza neppure detestarsi, c'è eccome.
Gli obiettivi in Europa e a Bergamo
A parte le ipotesi, rimane quello che i vari protagonisti della serata hanno detto sul palco, dalla Schlein che ha insistito sull'importanza di sostenere la sanità, portandola al 7,5 per cento del Pil, contro «i tagli della destra, che governa anche questa Regione». Gori, invece, ha spiegato come l'obiettivo sia far diventare il Pd «la prima forza dei socialisti democratici europei, per trainare il cambiamento» e passando alla sfida in città: «L'impegno con Elena Carnevali è guardare oltre il già fatto, per migliorare ancora».
Arrivato poi il turno della candidata sindaca, ha spiegato come sia necessario «portare in Europa l'esperienza dei dieci anni di Gori, per rappresentare il territorio», che a Bergamo si deve vincere per «guardare al futuro» e il Pd ha un ruolo chiave in una colazione che, nel capoluogo, nel tempo è diventata molto ampia. Non è mancata alla fine la bordata al suo avversario, Andrea Pezzotta: «Ha detto che ha nostalgia di quando era piccolo, ma non si può governare con la nostalgia negli occhi, si deve avere la capacità di leggere la realtà con gli occhi del futuro».
Gli avversari? «La destra e l'indifferenza»
Per il resto, si sono toccate un po' tutte le varie questioni generali delle Europee e, a parte qualche frase sulla necessità di superare la legge Bossi-Fini sull'immigrazione, la segretaria del Pd ha dichiarato che sono due gli avversari da battere in queste elezioni: una è la destra, l'altra è l'indifferenza, tradotto l'astensionismo al voto. «La politica deve tornare a essere credibile. Bisogna avere gli anticorpi per tenere lontani il malaffare e gli interessi sbagliati».
A mio avviso, Cecilia Strada è la persona giusta per ricoprire l'incarico di parlamentare europeo.