Oltre 48mila posti, struttura particolare e case a pochi metri: ecco l'Aviva Stadium di Dublino
La struttura dell'impianto irlandese è molto particolare, la visuale ottima con settori che sono di dimensioni anche molto diverse. E fuori, case attaccate ai cancelli
di Fabio Gennari
Arrivando dall'aeroporto, la sagoma dell'Aviva Stadium di Dublino si staglia appena dopo il porto ed è decisamente particolare. Si vede sullo sfondo l'armoniosa copertura trasparente che, complice il cielo azzurro, lascia subito la sensazione di qualcosa di speciale. Particolare. Forse unico. Il teatro della finale di Europa League è uno stadio che sembra quasi non finito, una curva è clamorosamente più piccola dell'altra (lì ci saranno i tedeschi) ma alla fine forse è pure speciale che sia così.
Quello che colpisce chi non è abituato a certi appuntamenti è la maniacale organizzazione che si vede attorno e dentro l'impianto. Lo stadio è piazzato in mezzo alle case, per ritirare gli accrediti si deve accedere alla palestra di una scuola poco distante e tutto è perfettamente studiato. Le indicazioni son chiare, logisticamente non ci sono poi chissà che spazi da poter sfruttare intorno allo stadio e anche le strade, nella giornata di oggi, saranno blindate con possibilità di avvicinarsi solo se in possesso di biglietto.
L'impianto, all'interno, è molto particolare. Ci sono spazi ampi, 3 tabelloni luminosi posizionati nelle due curve (parte alta) e uffici Uefa, punti di ristoro e mezzi di servizio piazzati praticamente ovunque. Scambiando qualche parola con taxisti, receptionist dell'hotel e ristoratori non sembra esserci grande percezione dell'evento, ma i tifosi in arrivo dall'Italia e dalla Germania sanno perfettamente cosa accadrà, questa sera, dentro il catino irlandese. Tutti pronti a festeggiare con la Guinness in mano e la coppa da alzare.
Tutto molto bello ma pessima scelta.