Esondata la roggia in via Castagneta: allagato il garage di un edificio a Ponteranica
La testimonianza di un cittadino: «Le ramaglie nella roggia hanno fatto da diga, servono interventi di pulizia e sulla strada»
In seguito al violento temporale che si è abbattuto su Bergamo ieri pomeriggio (mercoledì 22 maggio), dopo la tregua degli scorsi anni, si è di nuovo allagata via Castagneta bassa, al confine con Ponteranica.
Ad avere la peggio è stato un edificio al civico 71 (lì via Ramera), dove si sono riempiti d'acqua, come in passato, i sei garage degli inquilini.
L'esondazione
Il fatto è accaduto intorno alle 16 e l'esondazione (le foto sono state scattate quaranta minuti dopo l'onda di piena, ndr), come riportato da un cittadino che ci ha fornito la sua testimonianza, sarebbe stata causata da dighe "involontarie", formate da delle ramaglie rimaste nella roggia, risultato pare dell'abbattimento di alcune piante vicino alla riva tra le vie Valmarina e Castagneta. Durante la tempesta dello scorso pomeriggio, l'onda di piena ha quindi ammassato tronchi e rami sugli sbarramenti, causando appunto la fuoriuscita dagli argini sia in quella roggia che in quella di via Valmarina, dove però non si sono avuti troppi disagi.
«Io stavolta non sono rimasto danneggiato - ha spiegato il testimone -. Sono nato lì, ho 66 anni e fino a quando c'erano i contadini all'ex cascina Valmarina andava tutto bene, poi quarant'anni fa è scomparso l'ultimo, si chiamava Casati. Tenevano pulito il bosco e la roggia che da lì arrivava, curando anche il muro a secco. Ora, invece, parte di quel muro (cento metri circa) è crollato e i detriti sono finiti sul fondo della roggia, riducendone di conseguenza la profondità di circa un metro e mezzo-due metri».
Gli episodi precedenti
Pare ci siano anche problemi a dragare i fossi, per delle regole di tutela della fauna, però in pratica, fino al 2019, la roggia è esondata almeno una volta all'anno. Non l'aveva più fatto fino alla scorsa giornata, quando in zona nel giro di un'ora sono caduti circa 80 millimetri di pioggia, con successiva esondazione del canale.
Un episodio simile a quelli precedenti, del 25 maggio e del 6 agosto 2019, quando addirittura il collettore, un tubo sotterraneo, per far defluire l'acqua si intasò, portando al sollevamento di un dei chiusini proprio quando passava un'auto, a cui si incastrò nel motore. Rimasta bloccata, si era chiesto l'intervento dei soccorsi per sbloccarla e portarla via con il carro attrezzi.
Servono interventi su roggia e strada
«Stavolta - ha continuato - il primo blocco di ramaglie, formato da una grande massa di legna, dopo l'accumulo d'acqua ha ceduto, con una parziale esondazione, poi la massa ha sollecitato anche la seconda e poi la terza diga. Si è allagato in parte il terreno, ma anche la strada, attraverso le lunette del parapetto, che non permetteva il rientro dell'acqua nell'alveo. La conformazione della strada l'ha poi fatta andare verso il cancello delle abitazioni di Ponteranica».
Dopo l'accaduto, sul posto è arrivata la Polizia locale, che ha effettuato un sopralluogo in quei duecento-trecento metri di roggia interessati dalla situazione, facendo anche delle foto nei garage. «Si devono fare degli interventi puntuali di pulizia della roggia, ma lì va anche sistemata la strada, che ha una conformazione che favorisce questo tipo di fenomeno, insieme al parapetto e anche il collettore non è adeguato».