Rincari, i prezzi a Bergamo salgono ancora. Mentre gli stipendi sono fermi
In aprile l’inflazione rallenta, ma non si arresta. La denuncia dei consumatori: dal 2013 costo della vita raddoppiato. Bergamo terza in Lombardia per aumenti
di Angela Clerici
L’inflazione rallenta, ma rimane. A Bergamo in aprile i prezzi sono saliti mediamente dello 0,9 per cento, un numero abbastanza esiguo, che tuttavia va ad aggiungersi agli incrementi dei prezzi degli ultimi anni mentre gli stipendi restano fermi.
Si considera che il costo della vita sia quasi raddoppiato dal 2013 a oggi mentre i compensi dei lavoratori dipendenti sono cresciuti di un’inezia, circa del venti per cento. Una situazione insostenibile per molte famiglie.
Tanto più che l’Adiconsum di Bergamo spiega che i prezzi dei generi più importanti per la gente comune sembrano salire ancora in modo deciso e che “Sono sempre di più le persone che vengono da noi a lamentarsi della situazione, a dirci che fanno fatica”.
E l’impressione è confermata da Federconsumatori: «Sembra che i dati Istat siano abbastanza difformi da quella che è l’esperienza quotidiana. Gli aumenti di prezzo non sono ingenti e veloci come un anno o due anni fa, ma continuano».
E anche dall’Unione nazionale consumatori arriva l’invito a non farsi abbagliare dai dati, perché se è vero che in alcuni settori i prezzi scendono (per esempio l’energia), in altri stanno salendo, dagli affitti, ai prodotti alimentari, agli articoli per l’infanzia e l’istruzione primaria.
Nella classifica degli aumenti di prezzi della Regione Lombardia, Bergamo è al terzo posto dopo Milano e Varese mentre i cugini bresciani si collocano al decimo posto con un aumento pari a zero (...)
Incredibile! Non ci eravamo accorti dei continui aumenti e degli stipendi fermi da oltre vent'anni! I dati Istat leggono meno della metà dell'inflazione reale! Gli industriali ci marciano mantenendo gli stipendi da fame e godendone i profitti. Un po' come per i carburanti sempre alla soglia dei due euro al litro! Ma il governo tace, intanto incassano. Nonostante ciò lo Stato dice sempre di essere senza soldi e continua a tagliare i servizi fondamentali! Chissà dove finiranno tutti questi extra gettiti! Nel frattempo chi può evade sempre di più e i dipendenti sono sempre più a secco! Vergogna!