Il Tar si esprime contro il Comune di Seriate: Kora Piercing potrà aprire
Il Pgt aveva bloccato l'inaugurazione del negozio, considerato non decoroso. Ma il Tar sottolinea: «Non spetta all'Amministrazione giudicare»
A inizio anno era pronto ad aprire un negozio di body piercing a Seriate, se non fosse che, all'ultimo, la proprietaria Sara Bellani si è trovata negata la Scia alla luce di una variante al Pgt che esclude dal centro storico «nuove attività di tatuaggi e piercing» in quanto «non corrispondono al recupero delle attività storiche locali né tantomeno concorrono ad elevare la qualità attrattiva dell'area». Bellani ha quindi deciso di fare ricorso al Tar e, a distanza di qualche mese, ha vinto.
«Discriminatoria e senza giustificazioni»
«Secondo loro, un negozio di piercing "non è decoroso" per il centro storico. Assurdo! Come può un'attività artigianale come la mia essere considerata indecorosa?», sono le considerazioni della proprietaria, già titolare di un negozio a Seregno dal 2020. «Non mi sono arresa - continua -. Ho deciso di fare ricorso al Tar di Brescia, nella convinzione che la mia fosse una battaglia giusta perché discriminatoria e senza motivazioni. Ho investito tempo e risorse per ristrutturare il locale e allestirlo per poter lavorare».
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«Non spetta all'amministrazione»
In particolare, la sentenza del Tar si esprime sottolineando: «L'esigenza (del Comune) di tutelare l'attrattività dell'area, è parimenti inutilizzabile, in quanto stabilisce delle gerarchie tra le attività economiche senza alcun fondamento. Anche in questo caso, è il mercato, e non l'amministrazione, che deve premiare le attività economiche maggiormente in grado di intercettare le esigenze dei clienti e dei turisti. Non spetta comunque all’amministrazione esprimere giudizi di valore sulle varie imprese».
La polizia morale dei bacchettoni colpisce (colpita) ancora