I pendii erbosi e i fitti boschi del monte Sornadello, che regala emozioni e panorami
Conosciuta anche come Pizzo Grande, è una montagna delle Prealpi Orobie, situata tra la Val Brembana e la Val Brembilla
di Angelo Corna
Sole e pioggia hanno trasformato le Orobie bergamasche in un giardino di profumi e colori. Come non concedersi un'escursione alla scoperta delle tante fioriture che ci regalano le nostre montagne?
Il monte Sornadello, conosciuto anche come Pizzo Grande, è una montagna delle Prealpi Orobie, situata tra la Val Brembana e la Val Brembilla. Posta a ovest di San Giovanni Bianco e a est di Gerosa, si presenta agli occhi dell'escursionista con vasti pendii erbosi e fitti boschi di larici e pini da cui affiorano guglie e canaloni rocciosi che lo rendono simile ai vicini monti Cancervo e Venturosa. Varie vie di salita ci permettono di scoprire questa bella montagna, che è accessibile da sud e ripida e scoscesa da nord.
Il monte Sornadello, nonostante la modesta quota, riesce a regalare emozioni e panorami, offrendo sentieri accessibili a tutti ma anche tracciati dedicati agli escursionisti esperti. Questi ultimi troveranno sicuramente pane per i loro denti lungo il sentiero che si snoda da Cornalita, graziosa frazione di San Giovanni Bianco.
Possiamo posteggiare l’auto in prossimità della località “Le Fontane” e imboccare il sentiero poco distante, che si snoda in falsopiano, fino a incrociare una deviazione posta in prossimità di un segnavia. Imbocchiamo il labile tracciato posto alla nostra destra, fino a raggiungere un piccolo ruscello e le indicazioni del nostro sentiero, conosciuto come “Passo di Lumaca”.
Proprio con questo spirito dobbiamo affrontare la salita: lentamente, passo dopo passo. Il tracciato si inerpica tra guglie e pareti verticali, regalando scorci panoramici e in alcuni tratti esposti, comunque protetti da funi metalliche per facilitare la salita.
Dopo circa un’ora di cammino, raggiungiamo il culmine del sentiero e la Baita del Carlo, bellissima struttura che, dopo gli interminabili gradini, sembra quasi un miraggio. Una pausa è più che meritata, anche solo per riprendere fiato.
Recuperate le energie, dobbiamo prestare attenzione al sentiero, in questo punto poco tracciato. Il percorso prosegue infatti alle spalle della baita…