L'umiltà di Scamacca agli Europei: «Sono solo uno dei centravanti, la pressione mi piace»
Il bomber della Dea ha parlato dal ritiro tedesco all'antivigilia della gara d'esordio, che andrà in scena domani contro l'Albania di Djimsiti
di Fabio Gennari
Uno dei protagonisti nerazzurri all'Europeo di Germania che inizia questa sera (14 giugno) è Gianluca Scamacca. Il bomber dei nerazzurri ha parlato ieri in conferenza stampa, a due giorni dall'esordio contro l'Albania (si gioca domani a Dortmund) e le sue dichiarazioni sono state moderate, molto umili e di grande fiducia.
«Siamo un gruppo giovane, è iniziato un nuovo ciclo e c'è voluto un po' di tempo per tirare fuori la nostra forza. Siamo pronti e la nostra forza verrà fuori in questo Europeo. Io sto bene, spero di aiutare al meglio la squadra e di arrivare il più lontano possibile: sono uno dei centravanti dell'Italia, non il solo».
Sul piano personale, la pressione che inevitabilmente caratterizza la detentrice del titolo è qualcosa che non spaventa il numero 90 della Dea. «La pressione ce l'hanno i giocatori forti. Se così è, posso dire che è anche bello avere pressione, ogni giorno è una sfida. Per me lo scorso anno non andò bene per la rottura del menisco, mentre questo è stato un anno magnifico: abbiamo vinto una coppa che l'Atalanta non aveva mai vinto».
Già, l'Atalanta. Con i bergamaschi Scamacca ha vissuto mesi di grande esaltazione e il pensiero del centravanti è molto chiaro in merito al lavoro fatto con Gasperini.
«Gasperini è stato importantissimo, se sono qui è tanto merito suo. Quest'anno mi ha aiutato ed è riuscito a toccare le corde giuste per farmi fare il click, a lui devo moltissimo. Il ct Spalletti ha fatto bene a non convocarmi per le amichevoli di marzo, non meritavo quella chiamata ed è stato giusto. È un momento importante per la mia carriera. Arrivo a questo Europeo dopo un bel finale di stagione e spero di portare positività e gol dopo ciò che ho imparato quest'anno».