Martinengo, in quattro rubano 3.400 euro di cosmetici al supermercato: arrestati
Il furto è avvenuto al Famila. Gli agenti della polizia locale si sono insospettiti quando hanno scoperto che l'auto era in "lista nera"
Quattro cittadini romeni, due uomini e due donne residenti in un campo rom di Roma, hanno rubato 3.400 euro in prodotti cosmetici dal supermercato Famila di Martinengo: intercettati dalla polizia locale, sono stati arrestati.
Il furto, come riporta L'Eco di Bergamo, è avvenuto attorno alle 14.30 di sabato 15 giugno. Uno degli uomini è rimasto ad attendere i complici in macchina, una Smart Forfour, mentre le due donne (una incinta) sono entrate nel supermercato.
Carrello alla mano, lo hanno prima riempito di oltre 150 prodotti cosmetici tra rossetti, creme, ombretti e cosmetici in generale. Bottino che hanno nascosto poggiandovi sopra cotone e pizze surgelate.
Per uscire dal supermercato senza far suonare l'allarme, hanno escogitato un trucco: le due donne si sono dirette verso l'ingresso, che normalmente non può essere aperto dall'interno, anziché verso l'uscita. Ad aspettarle c'era il secondo uomo, che ha fatto scattare i sensori e quindi aprire le porte scorrevoli.
A incastrarli è stata l'automobile
Una volta arrivati all'auto, hanno riempito due borsoni che hanno posato nel bagagliaio. A incastrarli, tuttavia, è stata proprio la macchina che guidavano: gli agenti della polizia locale di Martinengo, durante un'operazione di controllo sul territorio, hanno notato il mezzo e tramite controlli si sono resi conto che risultava registrato nella "lista nera" delle auto sospette.
Così si sono avvicinati per verificare la situazione, notando fin da subito una certa agitazione nei quattro. Una volta aperto il bagagliaio hanno rinvenuto i due borsoni colmi di prodotti, che gli agenti hanno capito essere stati rubati procedendo quindi all'arresto, già convalidato.
Tra loro una coppia sposata, con precedenti, per la quale è stata disposta misura cautelare in carcere. Per gli altri due, amici, il divieto di dimora in tutta la Bergamasca. I quattro hanno scelto di procedere con il rito abbreviato: sono stati quindi condannati rispettivamente a due anni e mezzo e due anni di reclusione.