Cos’è la lettera di vettura CMR e perché digitalizzarla
La digitalizzazione sta portando una vera e propria rivoluzione copernicana nelle nostre vite. Adattarsi può non essere semplice anche perché, per sua stessa natura, l’uomo - per quanto incuriosito - può avere difficoltà ad accettare il cambiamento.
Visti i molteplici vantaggi, andare incontro alle novità che le nuove tecnologie portano con sé appare sempre più essenziale: il contrario, infatti, sarebbe un po’ come spostarsi in carrozza oppure continuare a pubblicare libri scritti a mano.
Il fenomeno interessa tutti i settori dell’economia, nessuno escluso. Tra gli comparti più “sollecitati” e all’avanguardia ci sono l’export e la logistica, dove la Digital Revolution sta portando verso un sistema innovativo di scambiare i dati.
Lo dimostra il modo in cui viene redatto il cosiddetto “modulo CMR”, la lettera di vettura internazionale, un DDT utilizzato in ambito estero che risulta sempre più digitalizzato. Si parla in questo caso di e cmr, la quale altro non è che una lettera di vettura in formato elettronico.
In questo articolo vi raccontiamo qualcosa di più sia sulla CMR che sulla e-CMR, analizzando perché digitalizzare per le imprese conviene.
Cos’è la CMR e a cosa serve
Partiamo dal principio. Nel 1956 si è tenuta a Ginevra una conferenza che ha cambiato il mondo dei trasporti per sempre. Si tratta della “Convention des Marchandises par Route”, all’interno della quale sono state definite le direttive inerenti il trasporto internazionale su gomma, ovvero le misure da seguire quando lo scambio di merci avviene tra Paesi esteri.
Queste disposizioni sono entrate in vigore in Italia con la Legge n. 1621 del 6 dicembre 1960. Tra le novità introdotte ce n’è una valida ancora oggi ed riguarda la CMR, il documento di trasporto da presentare in tali situazioni.
Ma cos’è, esattamente, la lettera di vettura internazionale CMR oppure, come è spesso chiamata, modulo CMR o semplicemente CMR? Si tratta di un documento di trasporto che dovrebbe essere utilizzato ogni qual volta occorra accertare come avviene la consegna di merci tra aziende che operano in due Paesi esteri differenti.
I vantaggi dell’e-CMR
La compilazione del modulo CMR è piuttosto articolata ed è facile commettere inesattezze ed errori, quando si utilizza il formato cartaceo.
A queste eventualità è possibile rimediare avvalendosi della versione elettronica del documento, la e-CMR appunto, un DDT elettronico realizzato da realtà come Accudire, pensato ad hoc per le aziende esportatrici della logistica.
I vantaggi che offre l’e-CMR sono diversi, a cominciare dal fatto che permette di ottimizzare la Supply-Chain in termini di efficienza, riduzione dell’errore umano e delle tempistiche, a fronte di una condivisione dei dati in tempo reale tramite i diversi dispositivi digitali che interessa tutte le parti coinvolte.
Perché è importante la CMR
La CMR è in vigore presso tutti gli Stati che hanno aderito alla Convenzione CMR: ne fanno parte, oltre ai membri dell’UE, diversi Paesi dell’Asia Centrale, Marocco e Tunisia.
Una precisazione. La CMR non è di per sé obbligatoria, dal momento che non viene disposta in sostituzione del contratto di trasporto, di cui è una sorta di prova. Che succede, quindi, se non si utilizza la CMR? Che occorre fornire una prova diversa, cosa che può risultare tutt’altro che semplice.
L’e-CMR permette di semplificare il flusso di comunicazione ed evitare spiacevoli inconvenienti, comprese sanzioni che possono avere importi importanti.