Stop al Superbonus, contrazione nel settore edile e cantieri a rischio anche in Bergamasca
La misura è stata archiviata mentre alcuni interventi erano già partiti e le imprese avevano fatto investimenti
L'accantonamento definitivo del Superbonus 110 percento rischia di mettere in difficoltà molte imprese e famiglie anche qui in Bergamasca.
A dirlo, come riporta oggi (martedì 25 giugno) L'Eco di Bergamo, è l'Ance, l'associazione dei costruttori edili, che ha spiegato come diversi proprietari e amministratori condominiali hanno visto eliminare le agevolazioni poco prima dell'avvio dei lavori o quando ne erano già stati effettuati alcuni, quindi a cantiere ormai aperto. Senza contare che numerose imprese, in previsione degli interventi, avevano fatto degli investimenti, oppure avevano assunto manodopera.
Una contrazione nel settore
Il fatto che l'archiviazione della misura abbia avuto effetti negativi anche qui nella nostra provincia lo si può capire dai dati per la Lombardia, forniti dall'Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Il Superbonus, in vigore dal 2020, avrebbe infatti riguardato circa 78mila edifici, per investimenti complessivi pari a 22 miliardi di euro. Nel 2023 si sono aggiunti 17mila interventi, con una media di 1.400 al mese, per quasi 8,4 miliardi di lavori, quindi circa settecento milioni al mese.
A maggio 2024, tuttavia, dopo la stretta al Superbonus, nella nostra regione si sono aggiunti solo 32 interventi, che in pratica costituivano i casi limite in cui si poteva ancora usufruire delle agevolazioni, per un valore totale di appena cinquanta milioni di euro. Insomma, sta avvenendo una evidente contrazione ed il settore rischia di risentirne.
Allarme cantieri incompiuti
Dopo aver precisato che gli sprechi si sarebbero potuti evitare, se si fossero adottate precauzioni, come quella di evitare l'accesso alle imprese non specializzate, dall'Ance arriva l'allarme per i cantieri incompiuti, con potenziali casi anche qui in Bergamasca.
Adesso, l'invito dell'associazione è quello di cogliere l'opportunità delle "Case green" che arriva dall'Unione europea, dalla quale possono arrivare importanti incentivi per le ristrutturazioni. Nel frattempo, ha sottolineato, è importante che le imprese vengano pagate entro le scadenze ed arrivino in tempo i ristori per il caro materiali.
Una legge criminale....listini prezzi folli ...capitolati alle stelle...assenza di conflitto interessi. Con committente...peggio di così non si poteva ideare ...ha devastato il settore a parte chi ci ha lucrato sovrafatturando al limite della legalita
Finalmente anche le imprese dovranno abbassare i prezzi ..fare un cappotto costa più che farlo con una pelliccia di visone....siamo alla follia ! Non parliamo poi di chi con villetta l'ha fatto a spese nostre !