Il progetto

Confronto in Regione sul nuovo ponte di Calusco: per il cantiere ci vorranno un paio d'anni

Tra i temi principali la garanzia futura del collegamento ferroviario e delle stazioni, ma anche le conseguenze sul traffico veicolare

Confronto in Regione sul nuovo ponte di Calusco: per il cantiere ci vorranno un paio d'anni
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Si è tenuto un confronto con amministratori locali e funzionari ieri mattina (giovedì 27 giugno) in Commissione Territorio di Regione Lombardia per fare il punto sul nuovo ponte da costruire tra Calusco e Paderno, al posto di quello di San Michele, per il quale si è decisa la chiusura nel 2030. A riportarlo è PrimaMerate.

La seduta di audizioni era stata chiesta dai consiglieri regionali del Pd Gian Mario Fragomeli, Luigi Ponti e Alfredo Simone Negri, che hanno sottolineato la complessità e strategicità dell’area e l’importanza di verifiche periodiche.

Il colloquio con Rfi

Politici, consiglieri regionali e Rfi si sono incontrati attorno allo stesso tavolo, per una seduta di audizioni sulla situazione del progetto. Da parte dei tecnici di Rfi, è stato riferito che attualmente sono in corso interlocuzioni con la Regione e la Sovrintendenza di Bergamo e Brescia per la soluzione del ponte unico, con raddoppio dei binari e previsione di un significativo aumento del traffico veicolare, che dovrà sorgere a fianco dell’attuale struttura.

Sono state poi ripercorse le vicende degli ultimi anni, ricordando che al termine di sopralluoghi e studi geologici e sismici era stata esclusa dal progetto un’area con criticità, legate a fenomeni franosi, e che tale evidenza, insieme ai vincoli rappresentati dalla presenza di aree urbanizzate e adibite a cimitero, ha fatto escludere una soluzione basata su due ponti (ferroviario e stradale).

L’orientamento è a favore quindi di un ponte unico, sia ferroviario che stradale. Una volta conclusa la fase progettuale, dovranno essere avviate le procedure di dibattito pubblico e l’iter autorizzativo. La stima è che, prima dell’indizione della gara e della successiva apertura dei cantieri, debbano trascorrere all’incirca altri due anni.

«La presenza allo stesso tavolo di Regione, amministratori locali e Rfi - ha detto il presidente della Commissione Territorio, Jonathan Lobati (FI)- ha permesso di approfondire la situazione e di evidenziare criticità ed esigenze del territorio. Come Commissione continueremo a favorire l’incontro tra le parti e a monitorare lo sviluppo di un progetto che deve concretizzarsi nei tempi e nei modi adeguati».

Il confronto con i sindaci

All’audizione hanno partecipato per la Provincia di Lecco la presidente Alessandra Hofmann e il vicepresidente Mattia Micheli, per la Provincia di Bergamo il vicepresidente Matteo Macoli, rappresentanti della Provincia di Monza Brianza e numerosi sindaci dei Comuni interessati. A chiedere chiarimenti sul progetto e a manifestare preoccupazione sulle future ricadute sul traffico veicolare nei centri abitati, sono intervenuti i sindaci Gianpaolo Torchio di Paderno d’Adda, Michele Pellegrini di Calusco d’Adda, Matteo Baraggia di Aicurzo, Danilo Villa di Verderio e Mattia Salvioni di Merate.

«L’obiettivo di tutti i soggetti coinvolti deve essere quello di garantire anche in futuro il doppio collegamento viario e ferroviario e nello stesso tempo il mantenimento delle stazioni di Paderno e Calusco - ha affermato l'assessore regionale alle Infrastrutture Claudia Maria Terzi  -. Per quanto riguarda le conseguenze sul territorio della nuova infrastruttura, al centro del confronto vi sarà anche la necessità di opere per alleggerire il traffico».

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