Nuova mobilità in Città Alta, l'assessore Berlanda tira il freno: rinviato lo stop allo "scavalco"
Il titolare della Mobilità: «Non ci sono le condizioni: forse nell’estate 2025. Parcheggi a pagamento? Valutiamo permessi e agevolazioni per i lavoratori»
di Wainer Preda
«Continuo a ritenere che il progetto di riassetto della viabilità in Città Alta sia positivo». Marco Berlanda è il nuovo assessore alla Mobilità di Bergamo. Ha preso il posto - e la patata decisamente bollente - da Stefano Zenoni, architetto, assessore tecnico e deus ex machina della rivoluzione della viabilità di lassù, targata Parking Fara.
Cortese, educato, elegante, Berlanda ha un approccio (anche personale) molto diverso da quello più dinamico e spinto in avanti del suo giovane predecessore. D’altronde, lui è un filosofo, oltre che consulente finanziario in istituti di credito e aziende, e l’esperienza nella settore mobilità non gli manca (è stato consigliere d’amministrazione in Atb per sei anni).
Dentro Italia Viva si è sempre distinto per posizioni moderate e ragionate. Con Zenoni, tuttavia, condivide gran parte delle valutazioni sulla necessità di porre mano all’accesso alla parte alta e antica della città, anche per salvaguardarla.
«Dopo i primi due mesi di funzionamento, il Comune di Bergamo sta valutando la situazione - spiega il nuovo assessore della giunta di Elena Carnevali -, stiamo mettendo in campo progressivamente una serie di correttivi che riteniamo importanti e in grado di contribuire a migliorare le cose».
È ovvio: un’operazione così importante come il riassetto viabilistico di Città Alta, atteso da anni, non si porta a termine in un paio di mesi. Occorre un periodo di rodaggio, seguito da modifiche all’uopo di ciò che non sta funzionando. Secondo Berlanda, dopo un inizio faticoso «i numeri del Parking Fara sono in crescita. Il tasso di riempimento è aumentato rispetto al primo mese e sono convinto che alla fine tutta l’operazione resti positiva».
L’idea è continuare con le altre iniziative che erano in programma, come lo sgombero delle auto delle piazze interne, un po’ come è stato fatto per la Cittadella. Operazione tutt’altro che facile, a dire il vero, visto l’andazzo preso da taluni residenti che, invece di parcheggiare sulle Mura loro dedicate, trovano più comodo utilizzare per esempio piazza Reginaldo Giuliani, praticamente dietro Piazza Vecchia.
Quanto alle lamentele di chi deve giocoforza frequentare Città Alta per lavoro, Berlanda assicura che (...)
Non ho capito cosa sia lo "scavalco" e non mi esprimo, sono invece disgustata per il fatto che città alta sia stata resa fruibile solo ai turisti, in pratica... È la mia città e mi piacerebbe viverla anche se risiedo in provincia! I parcheggi sono carissimi e lontani, i prati delle mura vietati... mi sento esclusa.
Lo “scavalco” mi pare un gesto di inciviltà. La strada è nata per consentire il passaggio a carretti e non a migliaia di automobili. Il ponte che sostiene la strada è pesantemente deteriorato e flusso continuo di mezzi stravolge anche le Mura. I bergamaschi che amano tanto la loro Città come fanno a non comprenderlo?
per Bruna: è stato consigliere d’amministrazione in Atb per sei anni. 😁 A Redona, ad esempio, dopo le otto di sera (per evitare malintesi), non passa più un pullmann... Dopo il carabiniere "cattivo" (Zenoni) è arrivato il carabiniere "buono"...
Franco caro se vuoi usare i paroloni, prima di scriverli, è meglio cercarli su google che almeno eviti di fare ste figure di palta. Comunque ti avviso che Gori non è più sindaco
Basta svuotare le poche piazze rimaste, in città alta vivono anche molte persone anziane che non possono fare ripide salite magari con i pacchi della spesa. Forse vogliamo svuotare il centro storico per favorire ulteriormente la diffusione di B&B?