La risposta

Residente di Città Alta multato per 5 mila euro, la polizia locale: «Seguita la legge, può fare ricorso»

La comandante Messina: «Non è vero che l'uomo non è stato informato, ma sostiene di essere parte lesa. Noi rimaniamo a disposizione»

Residente di Città Alta multato per 5 mila euro, la polizia locale: «Seguita la legge, può fare ricorso»
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«Le cose non sono andate proprio così», dice GabriellaMessina, comandante della Polizia locale di Bergamo. Il riferimento è alla vicenda che abbiamo riportato sul PrimaBergamo in edicola fino a giovedì (4 luglio) e riguardante un ex residente di Città Alta che spiegava di non avere intenzione di pagare i circa cinquemila euro di contravvenzioni che gli sono stati comminati per varie violazioni della Ztl di Città Alta dopo essersi dimenticato di rinnovare il suo pass annuale Atb da 120 euro.

La dimenticanza e le multe

I fatti risalgono ad alcuni anni fa, più precisamente al 2021. L'uomo - oggi oltre gli ottant'anni - sostiene di non essere stato avvisato del fatto che si era dimenticato di rinnovare il pass e che per più di un mese nessuno gliel'ha ricordato, finendo così per violare per circa settanta volte la Ztl in circa quaranta giorni. L'uomo ha inoltre affermato di aver sollevato il problema in più di una occasione, recapitando lettere ai vigili, all'Agenzia delle Entrate, persino all'ex sindaco Giorgio Gori, senza mai ricevere alcun aiuto. In compenso, in un'ultima lettera il Comune lo avvisa che la sua macchina verrà sequestrata.

«Poteva fare ricorso»

«Il 20 agosto del 2021, in seguito alla lettera che abbiamo ricevuto e nella quale il cittadino lamentava delle "vessazioni gratuite" da parte del Comune, abbiamo effettuato una telefonata - commenta la comandante Messina -. All'uomo è stata esposta la procedura per l'annullamento delle multe, a fronte di una spesa minima per il lavoro di notifica del personale. E, successivamente, è stato informato della necessità di fare ricorso, dimostrando la residenza in via della Fara nel periodo delle multe. Seguendo la procedura i cinquemila euro totali delle contravvenzioni si sarebbero ridotti a una somma nettamente inferiore, quindici euro per ogni lettera di notifica del Comune».

Secondo Messina, dunque, la polizia locale si è attenuta alle regole vigenti e ha fatto il possibile per esporre all'uomo lo stato dei fatti e le modalità con cui avrebbe potuto procedere. «Il signore - continua la comandante -, però, si è rifiutato di seguire la procedura, sostenendo di non dover far nulla in quanto parte lesa della situazione. L'Amministrazione si è limitata a seguire la legge; oltre un certo numero di multe non pagate l'autovettura deve essere sequestrata. Ovviamente, rimaniamo a disposizione per gli sviluppi della vicenda e per valutare un eventuale, futuro ricorso».

Commenti
Domenico

Basterebbe mandare un avviso prima della scadenza per evitare queste problematiche... Internet aiutaci tu.

Michele

Il povero inoltre non può invitare il politico ad un brunch sul panfilo ormeggiato a Portofino, o averlo ospite nella villa di cortina...

Michele

Ogni politico destra,sinistra, centro, si riempie la bocca di belle parole a sostegno dei poveri, poi favorisce i ricchi. Come possono i poveri riempire i portafogli dei politici?

Michele

Un paese civile dovrebbe infliggere sanzioni pecuniarie, in caso di infrazioni, in percentuale sul reddito ISEE, la multa di 200 euro a stipendiato operaio, mette in ginocchio, inflitta a dirigente o ricco che vive di rendita, fa sorridere e fare spallucce....

Massimo

@Gianbelin Come Volevasi Dimostrare

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