I francobolli raccontano la libertà di stampa: la mostra alle Poste centrali di Bergamo
Cinque secoli - dall'invenzione della stampa all'Intelligenza Artificiale - narrati attraverso degli annulli filatelici. L'esposizione è visitabile fino al 27 luglio
di Sara Barbò
La mattina di oggi (martedì 2 luglio), nel salone dell’Ufficio Postale di Bergamo di via Locatelli, è stata inaugurata la mostra filatelica dal titolo Da Gutenberg all’intelligenza artificiale, la libertà di stampa raccontata dai francobolli.
I francobolli raccontano di un percorso lungo cinque secoli, iniziato con l’invenzione della stampa durante la metà del 1400 grazie a Gutenberg, che ha stampato la prima Bibbia, e ad Aldo Manuzio, che ha rivoluzionato la diffusione dell’informazione, fino ad arrivare all’Intelligenza Artificiale.
Come e grazie a chi si sono evoluti i giornali
Le immagini filateliche non solo raccontano la storia dei grandi giornali, come La Stampa, La Repubblica o La Gazzetta dello Sport (e tanti altri), ma anche la storia di donne e uomini che hanno contribuito allo sviluppo dell’informazione e delle innovazioni tecnologiche, oltre ai personaggi della filosofia e della scienza, come Galileo Galilei e fra’ Paolo Sarpi.
In una parte della mostra si tocca il tema della differenza di genere in ambito giornalistico: per esempio viene raccontata la vicenda di Matilde Serao, un’icona dell’emancipazione femminile, in quanto è stata la prima donna italiana a diventare giornalista professionista e anche la prima a dirigere un quotidiano nazionale (Il Giorno).
Chi ha presentato la mostra
All’inaugurazione erano presenti Rosa D'Amico, direttrice della filiale di Bergamo; Annamaria Gallo, responsabile Filatelia macro area Nord-Ovest; Giusy Montanino, referente filatelico territoriale. Ha partecipato inoltre Mario Bonacina, presidente del Circolo Filatelico Bergamasco e consigliere nazionale di Usfi, che ha raccontato un interessante aneddoto in cui diceva a un giornalista che «la filatelia, e nello specifico il francobollo, è l'arte di comunicare».
«Un francobollo - ha spiegato Gallo - nella sua piccola misura può portare conoscenza di eccellenze e personaggi. Racconta il percorso di un viaggio che parte a metà del 1400, con l’invenzione della stampa e che ha permesso una rapida diffusione del sapere, gettando le basi per la nascita del giornalismo moderno».
Giusy Montanino e Rosa D'Amico
Annamaria Gallo
Giusy Montanino
L’annullo filatelico
Dopo la presentazione, si è tenuta la cerimonia di timbratura con annullo filatelico dedicato alla mostra, di cui Giusy Montanino aveva precedentemente spiegato il significato: «Un annullo filatelico è un bollo, un'impronta creata per un'occasione specifica, ma va oltre all'impronta dedicata perché è un prestigioso veicolo di diffusione nazionale». Ha poi aggiuntoe:«Mi piace pensare alla filatelia come un fiore con tanti petali e ogni petalo racconta la storia della propria comunità. Questo fiore simbolico anche a Bergamo si è espresso con molti eventi».
Vi è stata inoltre la possibilità di timbrare cartoline e corrispondenza come ricordo della giornata. La mostra resterà aperta al pubblico fino a sabato 27 luglio durante l’orario di apertura delle Poste centrali di Bergamo: dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 19.05 e il sabato fino alle 12.35.
Bell'articolo, per una mostra certamente da visitare. Faccio però notare che, a quanto mi risulta, Matilde Serao ha diretto IL MATTINO di Napoli, non IL GIORNO di Milano