Fondazione San Michele Arcangelo: 12 indagati per la gestione dei fondi scuola
I finanzieri hanno perquisito la sede di via Previtali. Vogliono verificare se i fondi pubblici ricevuti sono stati usati correttamente
Truffa, peculato, turbativa d'asta, fatture false e infedeltà patrimoniale, sono queste le ipotesi di reato che potrebbero riguardare i dodici iscritti nel registro degli indagati nel merito dell'operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Milano che riguarda la Fondazione San Michele Arcangelo di Bergamo.
Cosa è successo
Ieri, 3 luglio, dal mattino fino a poco prima delle 20, i finanzieri hanno perquisito la sede di via Previtali e diverse altre sedi, nonché abitazioni private. Come spiega L'Eco di Bergamo, le Fiamme Gialle, coordinate dal procuratore aggiunto Maria Cristina Rota e dai pm Emanuele Marchisio e Silvia Marchina, vogliono verificare se i fondi pubblici regionali, ricevuti dalla Fondazione dallo Stato tramite la Regione per le attività di formazione siano stati interamente destinati per questo o se vi sia stato un surplus. Controlleranno quindi se questo eventuale avanzo, che non può essere restituito, sia stato dirottato in alcune società srl anziché essere utilizzato sempre per i corsi.
Le parole del fondatore
In serata, il Corriere Bergamo è riuscito a parlare con il fondatore Daniele Nembrini: «Abbiamo fornito tutta la documentazione richiesta nella massima trasparenza - dice -. Ora vedremo con i nostri avvocati di che cosa si tratta, al momento non sappiamo nulla, tranne queste visite ispettive della Guardia di finanza».