A Lallio c'è un problema con mosche e zanzare. La sindaca: «Serve l'aiuto di tutti»
La prima cittadina Sara Peruzzini spiega: «Sono iniziate le disinfestazioni. Chi ha grandi giardini è invitato a fare altrettanto»
di Marta Belotti
A Lallio da anni persiste un problema difficile da debellare, se non con zanzariere, tende, palette e molta pazienza. Le mosche. Anche quest’anno i cittadini hanno iniziato a chiedersi se il Comune abbia previsto o meno delle disinfestazioni, dato che in certe zone i fastidiosi insetti sembrano già essere numerosi.
«Conosco il problema, ma posso dire che l’amministrazione sta facendo il possibile - spiega la sindaca Sara Peruzzini -. Abbiamo già iniziato le disinfestazioni e nel corso dell’estate ne sono previste altre. Anche le aziende del territorio ne hanno in programma sulle aree di propria competenza. Mi rivolgo però anche ai privati, soprattutto chi ha grandi giardini o acquitrini, perché serve anche il loro contributo. Il Comune può fare disinfestazioni, ma solo su aree pubbliche».
In particolare, la prima disinfestazione è già stata fatta lunedì 10 giugno. La prossima sarà a breve, il 15 luglio; seguirà quella del 12 agosto e infine del 16 settembre. Il Comune avvisa: «Durante le ore notturne e prime ore del mattino, verranno effettuati trattamenti di igiene e profilassi e disinfestazione larvicida e adulticida contro la zanzara tigre nei parchi ed altre aree pubbliche di proprietà dell'amministrazione. Il trattamento consiste nella nebulizzazione di insetticida a basso impatto ambientale ed altamente efficace nei confronti di mosche zanzare e altri insetti volanti. L’utilizzo di tale prodotto è consentito dalla normativa vigente autorizzato e registrato presso il Ministero della Sanità e non è nocivo per l’uomo e gli animali domestici».
E sottolinea: «Si consiglia a titolo cautelativo, pur non avendo caratteristiche nocive come già detto, di chiudere porte e finestre e di non lasciare i bambini e gli animali domestici all’aperto. Si avvisa altresì che il calendario degli interventi programmati potrebbe comunque subire modifiche in caso di maltempo o previsioni meteo sfavorevoli».
La "piattaforma ecologica" dell'Aprica non c'entra niente, vero?