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Raddoppio ferroviario, Curno alza la voce: «La convenzione di Rfi non rispetta gli accordi»

La commissione consiliare si è riunita per discutere della bozza. Il contributo doveva coprire l’intera spesa sostenuta dal Comune, invece...

Raddoppio ferroviario, Curno alza la voce: «La convenzione di Rfi non rispetta gli accordi»
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di Monica Sorti

Si è tenuta il 12 giugno la prima riunione della commissione consiliare costituitasi a seguito del progetto di raddoppio ferroviario Bergamo-Ponte San Pietro. All’ordine del giorno, la bozza di convenzione trasmessa in data 19 aprile da Rfi, che è stata oggetto di analisi.

Ai lavori, oltre all’amministrazione, hanno preso parte anche il gruppo consiliare di minoranza “Obiettivo Curno” nonché il Comitato civico “Raddoppio sì ma non così”. «La bozza di convenzione che ci hanno mandato non rispecchia gli accordi che erano alla base della trattativa - dichiara il sindaco Andrea Saccogna -. Ci sono degli elementi di fondo dai quali non possiamo prescindere ai fini della sua sottoscrizione. Per prima cosa abbiamo bisogno di garanzie sui costi e sulla gestione dei lavori».

Il Comune intende farsi carico solo delle opere inerenti il sedime stradale del sottopasso, mentre le opere di carattere ferroviario devono restare in capo a Rfi. Inoltre, il contributo erogato da Rfi per realizzare l’opera deve coprire l’intera spesa sostenuta dal Comune, comprensiva di tutti gli oneri strumentali alla progettazione e gli studi viabilistici che avrebbero dovuto essere eseguiti prima della realizzazione del progetto definitivo di raddoppio e che dovranno essere eseguiti necessariamente prima della consegna dei lavori. Sempre a carico di Rfi le modifiche dei sottoservizi esistenti e gli interventi di viabilità alternativa, oltre alle spese per le procedure di esproprio che dovessero rendersi ulteriormente necessarie.

«Invece dalla bozza di convenzione risulta che saranno rimborsati solo i costi per la realizzazione del sottopasso ciclopedonale. Ma è chiaro che un sottopasso carrabile verrà a costare molto di più. Chiediamo inoltre che l’erogazione della somma stabilita debba essere garantita con una modalità che non richieda la stipula da parte del Comune di una fideiussione. In caso contrario i costi di un’eventuale fideiussione dovranno essere compresi nel contributo».

Sempre secondo quanto stabilito dalla bozza, il Comune dovrebbe realizzare non solo il sottopasso con tutte le responsabilità conseguenti, ma anche le opere ferroviarie, ossia i binari e le opere connesse. Gli oneri di manutenzione del sedime stradale saranno a carico del Comune, così come la responsabilità per eventuali vizi delle opere dallo stesso realizzate. (...)

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Commenti
Marcello

Saranno di sicuro ascoltati, e poi otterranno lo stesso che hanno ottenuto gli abitanti di Boccaleone, cioè quasi niente

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