I controlli

Irregolarità e cibi scaduti, multe a due minimarket in stazione a Bergamo. Sospesa una licenza

Il primo non aveva formato i dipendenti e non aveva un medico competente, il secondo presentava gravi carenze igienico-sanitarie

Irregolarità e cibi scaduti, multe a due minimarket in stazione a Bergamo. Sospesa una licenza
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Irregolarità sulla sicurezza, carenze igienico-sanitarie, mancata tracciabilità e alimenti scaduti. Queste le motivazioni con cui, a vario titolo, due minimarket vicino alla stazione ferroviaria di Bergamo sono stati richiamati a mettersi in regola dalle forze dell'ordine.

Uno dei due, quello con le mancanze più gravi, si è visto addirittura sospendere la licenza, fino a quando non si adeguerà alle normative.

Mancata formazione e prodotti scaduti

I controlli sono avvenuti nel pomeriggio dell’8 luglio scorso, quando a intervenire sono stati i carabinieri di Bergamo Bassa, i Nas di Brescia, l'ispettorato del lavoro di Bergamo e il Nucleo Cinofili di Orio. Le autorità hanno effettuato delle verifiche in un paio di attività commerciali, per accertamenti sul rispetto delle norme igienico-sanitarie e della sicurezza sui luoghi di lavoro.

I militari, nel corso del controllo del primo locale, hanno riscontrato il mancato rispetto della normativa  per la sicurezza sui luoghi di lavoro e, in particolare, è stata contestata la mancata formazione dei lavoratori e l’omessa nomina del medico competente. Nel secondo locale, invece, i Nas hanno contestato al titolare il mancato rispetto della normativa relativa alle condizioni igienico-sanitarie ed in particolare la scarsa igiene, il mancato rispetto del manuale di autocontrollo Hccp, l’utilizzo di locali non comunicati all’autorità sanitaria e la mancata tracciabilità di alimenti, diversi dei quali anche scaduti.

Multe e sospensione dell'attività

Dopo aver comminato le conseguenti sanzioni amministrative, in quest'ultimo minimarket i carabinieri hanno anche sequestrato 43 chili di generi alimentari per mancata tracciabilità, ovvero scaduti. Il titolare dell’esercizio commerciale, inoltre, è stato deferito in stato di libertà, in quanto deteneva alimenti in cattivo stato di conservazione, pertanto si è inoltre proceduto al sequestro penale di altri duecento chili di prodotti.

Sulla scorta di quanto accertato, si è chiesto l’intervento di personale del dipartimento igiene e sicurezza di Ats Bergamo, che ha disposto la sospensione dell’attività, fino al ripristino delle condizioni di idoneità igienico-sanitaria e sicurezza.