Minacce

Morgan a processo per stalking: persecuzioni e revenge porn anche a Merate

Il musicista è accusato di aver tempestato di messaggi l'ex Angelica Schiatti, trasferitasi al tempo a Merate

Morgan a processo per stalking: persecuzioni e revenge porn anche a Merate
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Messaggi per tormentarla, minacce, revenge porn: le accuse nei confronti del musicista Marco Castoldi, in arte Morgan, portato a processo per stalking nei confronti dell'ex fidanzata Angelica Schiatti, non sono certo leggere. Soprattutto perché, tra gli altri presunti comportamenti, definiti «atroci» dal suo attuale compagno Calcutta sui social, ci sarebbe stato anche l'incarico a due siciliani di rapire la donna per riportargliela.

I presunti fatti di Merate

Ricostruzioni giudiziarie che vanno a toccare anche il vicino Meratese, dove sarebbero avvenuti alcuni dei fatti raccontati dalla parte civile, tant'è che,  il tribunale di Monza ha passato il fascicolo a quello di Lecco per competenza territoriale. Delle vicende che, come riportato da PrimaMerate, sarebbero avvenute quando la Schiatti si era temporaneamente trasferita a casa dei propri genitori, con la madre pure lei oggetto di presunti comportamenti poco edificanti da parte del già frontman dei Bluvertigo.

Tutte dinamiche venute alla ribalta dopo l'articolo pubblicato ieri (mercoledì 10 luglio) da Il Fatto Quotidiano e firmato da Selvaggia Lucarelli, nel quale venivano anche mostrati i contenuti di alcuni messaggi e chat, materiale portato al processo che, per la giornalista, sarebbe fermo da quattro anni. L'incubo sarebbe iniziato nel periodo del lockdown: Morgan, dopo la fine della relazione con la cantante monzese, aveva iniziato a perseguitarla ed era poi stato denunciato a maggio di quell'anno, facendo scattare il Codice rosso. Alcuni episodi erano appunto avvenuti anche a Merate, dove la giovane si era trasferita a casa dei famigliari.

Persecuzioni e revenge porn

Castoldi, stando alla ricostruzione, avrebbe scritto decine di messaggi persecutori all'ex fidanzata, alla madre e in seguito anche all'attuale compagno, il cantautore Calcutta. Avrebbe inoltre anche assoldato due soggetti, ai quali ha inviato la foto dell'abitazione dell'ex compagna, perché la raggiungessero e gliela riportassero. Gli episodi accaduti nel Meratese hanno avuto luogo dopo che la donna era andata a vivere a casa del padre: Morgan le mandava di continuo dei messaggi e, a un certo punto, avrebbe anche minacciato di diffondere video erotici che lei gli avrebbe mandato tempo prima.

A ciò si aggiunge la foto che Castoldi avrebbe pubblicato in una chat di gruppo, in cui la donna compariva nuda, ma anche i messaggi inviati su Whatsapp alla madre della vittima, in cui diceva di trovarsi sotto casa della figlia e accusandola di averla in qualche modo manipolata. Senza contare quelli scritti a amici, conoscenti e allo stesso compagno di Schiatti, che per l'Accusa mostrerebbero una vera e propria ossessione del musicista.

L'ingaggio dei siciliani

Nell'estate del 2021, dietro compenso, Morgan avrebbe inoltre ingaggiato due ragazzi siciliani, conosciuti online, di cui uno pregiudicato, per pedinare Angelica e Calcutta.

Avrebbe chiesto loro di portargliela e li avrebbe invitati a colpire con un pugno in faccia il suo attuale fidanzato. Arrivati a Milano, avevano scoperto che si trovava a Bologna con il compagno, quindi avevano preso un treno e l'avevano cercata. Scovata la casa, non erano riusciti a intercettarla, ma in seguito le avevano inviato dei messaggi inquietanti.

Warner e Rai interrompono i rapporti

Il 31 maggio di quest'anno, davanti a un nuovo giudice, i legali di Morgan hanno chiesto di trovare un accordo, nonostante la ferma opposizione dell’avvocato Maria Nirta, che assiste la donna, con rinvio dell’udienza al 13 settembre per tentare la composizione tra la parte civile e l’imputato.

Nel frattempo, la casa discografica Warner Music Italy ha interrotto la collaborazione con Castoldi. La Rai, invece, ha dichiarato che il progetto di un futuro programma condotto da lui non è stato perfezionato, che tradotto vuol dire che non verrà realizzato.

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