Una vicenda particolare

Milanese resta bloccata nell'isola ecologica di Solto Collina: finale a sorpresa

La donna è entrata con la tessera, ma il cancello automatico si è richiuso e lei non è riuscita a trovare il bottone giusto

Milanese resta bloccata nell'isola ecologica di Solto Collina: finale a sorpresa
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Era entrata nel gabbiotto dell'isola ecologica per buttare i rifiuti, ma è rimasta bloccata all'interno e alla fine ha dovuto scavalcare: è successo pochi giorni fa a una milanese a Solto Collina, dove i non residenti devono utilizzare uno spazio apposito, a parte, per gettare la propria immondizia.

«Nel buttare la spazzatura mi si è chiusa la porta alle spalle e sono rimasta dentro - ha raccontato la donna -. Avevo lasciato il telefono in macchina e non ho potuto chiamare i soccorsi. Ho provato a passare la tessera sanitaria da dentro, ma come chi usa l'isola ecologica (per non residenti) sa, spesso non funziona e bisogna inclinarla ad una specifica angolazione».

Bloccata nel gabbiotto

Il paese, dove si trovano diverse seconde case di persone che arrivano da fuori provincia, soprattutto d'estate deve gestire un problema di accumulo di rifiuti fuori dalla piattaforma. La Val Cavallina Servizi, per migliorarne la gestione, aveva stabilito che l'accesso al gabbiotto "ad hoc" doveva avvenire unicamente tramite la tessera sanitaria dell'intestatario Tari del nucleo familiare.

La signora ha quindi presentato la sua carta quando era all'esterno, riuscendo a entrare, ma poi quando il cancello le si è richiuso alle spalle, non è più riuscita a capire come fare per uscire, non poteva raggiungere in maniera corretta il lettore e, inoltre, in quel momento non c'era un operatore a cui chiedere aiuto. «Sono stata chiusa dentro sotto il sole per un bel po' e, alla fine, visto che non giungeva nessuno, ho deciso di scavalcare. Sono piuttosto atletica e ce l'ho fatta, ma fosse successo a una persona anziana o con disabilità? Se fosse successo a una donna incinta? Se fossi caduta nello scavalcare?».

La questione del bottone

In conclusione, si è chiesta come mai non ci fosse un sistema che le permettesse di riaprire il cancello da quella parte: «È possibile che non ci sia un bottone d'emergenza per aprire la porta dall'interno?». La milanese ha scritto una mail sia a Val Cavallina Servizi che al Comune, per chiedere chiarimenti in merito e augurandosi che si prendessero provvedimenti al più presto.

In realtà, come ha avuto poi modo di scoprire, il bottone dentro per far aprire il cancello in realtà c'era, ma era coperto dai bidoni, motivo per cui ha chiesto che fosse segnalato meglio. Il vicesindaco Tino Consoli si è detto dispiaciuto per quanto accaduto, i contenitori sono quindi stati spostati ed è stato affisso un cartello che lascia spazio a pochi dubbi: «Premere per uscire».

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