Chiusura del punto nascite a Ponte San Pietro, l'ospedale: «In corso confronti con Ats»
La direzione risponde anche su altre questioni sollevate dalla Cisl: dai problemi con il personale a quelli con il Cup e il day hospital oncologico
Dal Policlinico di Ponte San Pietro, struttura del Gruppo San Donato, arriva una risposta alle critiche mosse dalla Rsu della Cisl che, partendo dall'allarme diffuso sulla possibile chiusura del punto nascite, aveva allargato il discorso ai tanti problemi che, secondo il sindacato, interessano il presidio ospedaliero.
Punto nascite e day hospital oncologico
Nel merito del punto nascite, cuore della questione insieme a quella relativa al day hospital oncologico, non viene né consolidata la voce di una chiusura, né data una smentita ai rumors che parlano della possibile scomparsa. La direzione infatti non si sbilancia dicendo: «Si conferma come già dichiarato dalla Ats di Bergamo, che sono in corso costanti confronti».
Sul day hospital oncologico sottolinea: «Come ampiamente comunicato, durante il periodo estivo è stato organizzato l'accorpamento presso il Policlinico San Marco, garantendo però ai malati, per continuità, la presenza di personale medico e infermieristico di San Pietro. Si precisa che le attività ambulatoriali oncologiche sono state mantenute in entrambe le sedi ospedaliere».
Il personale
Tante erano però le questioni alzate dal sindacato e la direzione risponde anche a queste: «Relativamente al turn over di personale specialistico, si precisa che nel nosocomio sono sempre state garantite tutte le attività cliniche, con organici sempre al di sopra dei requisiti regionali. Si conferma che a causa della nota carenza di personale sanitario degli ultimi anni, come tutti gli ospedali, anche gli Istituti ospedalieri bergamaschi sono stati impegnati nel reclutamento e sostituzione di personale sanitario laureato, in particolare in scienze infermieristiche, in ostetricia, in tecniche di laboratorio e di radiologia. Stupisce di contro il richiamo delle Oo.Ss. alla rotazione periodica nei reparti degli operatori, che è invece prassi funzionale per garantire la multidisciplinarità».
Cup e urgenza
Grande spazio anche per spiegare che il Cup, poco accessibile secondo i sindacati, è stato invece ottimizzato «per garantire una sempre migliore risposta all'utenza», spiega la direzione, che aggiunge poi: .«Il Policlinico peraltro partecipa pienamente a tutti i programmi di Ats per ridurre i tempi di attesa, con prestazioni eseguite, come richiesto, anche nei giorni festivi».
Conclude con un ulteriore argomento: «In merito alla disponibilità di posti letto d'urgenza, nel comunicato vengono confuse le attività svolte in una specifica Unità prettamente di Week surgery, con le funzioni svolte dalle varie unità del dipartimento chirurgico, che prevede un pieno sostegno al Pronto Soccorso, con costante disponibilità di posti letto di ricovero».
Penso che il limite minimo dei 500 nati all'anno abbia ucn significato di sicurezza anche se non può essere l'unico criterio dirimente. Importante è che non vi sia, celato, di un disegno di altro tipo, meramente legato ad interessi, che come sappiamo, sono sempre distanti dal bene per i pazienti