L'addio di Casazza a Ilario Longa, morto quattro mesi dopo l'incidente in paese
Il pensionato 63enne, ex dipendente della Nicem, era molto attivo nell'associazionismo. Al funerale ricordate la sua generosità e la fede
Casazza ha dato l'addio ieri mattina (mercoledì 7 agosto), nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo, a Ilario Longa, il 63enne vittima di un incidente il 5 aprile scorso in via Nazionale, quando a bordo della sua moto era stato travolto da un'automobile.
Morto in Hospice dopo l'incidente
Trasportato d'urgenza all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, vi era rimasto fino a qualche settimana fa, quando il suo quadro clinico è peggiorato all'improvviso e l'uomo è stato quindi portato all'Hospice di Borgo Palazzo, dove è deceduto lo scorso lunedì. Longa, pensionato, lascia la moglie Clara, i figli Debora, Mattia e Daniele, la madre Giuditta, i fratelli Emanuele e Mario e i nipoti Sofia e Francesco.
Attivo nell'associazionismo
Il 63enne aveva lavorato come impiegato alla ditta Nicem di Casazza ed era molto attivo nell'associazionismo, tant'è che era stato il primo presidente del "Movimento per la vita" della Val Cavallina, aveva fatto parte dell'associazione "Amici di Samuele", era iscritto all'Aido e del movimento laicale "Équipe Notre-Dame". Grande tifoso dell'Inter, era anche un appassionato di musica d'autore.
Al funerale don Claudio Laffranchini, vice direttore degli Uffici diocesani di Brescia per gli oratori, i giovani e le vocazioni nonché amico di Longa, ne ha ricordato la forza, la generosità e la fede che lo contraddistinguevano, celebrando la messa insieme al parroco del paese, don Omar Bonanomi. Al cimitero, in suo ricordo, si è scelta come musica We’ve got tonight di Bob Seger, che ha accompagnato il defunto nell'ultimo viaggio durante il commiato da famigliari e amici.