Il sequestro

Scoperto dai carabinieri forestali un deposito illecito di rifiuti edilizi in Val Seriana

I militari hanno fermato un camion e poi sono andati da un rivenditore, che aveva allestito un'attività illegale di smaltimento

Scoperto dai carabinieri forestali un deposito illecito di rifiuti edilizi in Val Seriana
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Scoperto e sequestrato dai carabinieri forestali, da un rivenditore di prodotti edilizi della bassa Val Seriana, un deposito illecito di 25 metri cubi di rifiuti da ristrutturazione che si trovavano sotto un cumulo di terra e ghiaia.

Il camion sospetto e il deposito illegale

Tutto era partito dal controllo di un camion dell’azienda, che stava conferendo dei rifiuti inerti in un impianto di recupero dell’Alta pianura bergamasca, senza però compilare il formulario di trasporto (che ne attesta provenienza, destinazione e tipologia) e saltando le operazioni di controllo e pesatura all’ingresso del sito. Insospettiti, i militari avevano proseguito l’accertamento andando dal rivenditore, dove hanno scoperto che aveva allestito un punto di raccolta abusivo per rifiuti, prodotti da soggetti terzi.

Questi li conferivano senza alcuna registrazione o documentazione che ne permettesse la tracciabilità, depositandoli in un'area esterna dove era stato creato un cumulo di notevoli dimensioni che, all’arrivo dei carabinieri, era appena stato coperto con uno strato di terra e ghiaia, poi rimosso su ordine dell'Arma.

Bloccato il furgone di una ditta

Durante le operazioni è stato colto in flagrante un furgone di una ditta terza, anche questa orobica, carico di rifiuti derivanti dalla ristrutturazione di un edificio in città a Bergamo.

Il mezzo era sprovvisto anche in questo caso di formulario e stava per smaltirli nel sito in modo illecito. I militari lo hanno quindi bloccato e ne hanno verificato il rientro con il proprio carico nel cantiere di partenza, per il successivo nuovo viaggio con il formulario di identificazione ed il conferimento in un altro sito, stavolta autorizzato.

Sequestro, denunce e multe

Insieme al sequestro penale, si sono denunciati il titolare dell’impresa, per gestione di rifiuti non autorizzata, e l’amministratore dell’impianto di recupero oggetto del controllo iniziale, per i mancati controllo e pesatura dei carichi in ingresso. Sono poi arrivate multe per un totale di 6.400 euro, per i trasporti di rifiuti senza aver compilato il formulario.

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